martedì 28 febbraio 2012

Quasi amici (Intouchables)

Come trattare il tema della disabilità senza i soliti filtri, senza pietà, questo è il modo migliore e più corretto, questo è il modo con cui viene trattato il tema in questo film campione d'incassi. Quasi amici è anche la rivincita di due emarginati, per motivi evidentemente diversi, Idris, senegalese abita nelle banlieu parigine, non mai lavorato, non ha istruzione, dall'altra Philippe, ricco uomo di mezza età bloccato dalla sua disabilità a poter muovere solo la testa, bisognoso di tutto.
L'incontro tra queste due persone creerà un rapporto unico e difficile da descrivere, diventeranno uno necessario all'altro, tutto con senso per rendere realistica la vicenda, non sospesa a mezz'aria, lontano dalla realtà.  

Un film tratto da una storia vera di Philippe Pozzo di Borgo, raccontata nel libro "Il diavolo custode", nella realtà Idris, non è senegalese, ma algerino, le esigenze cinematografiche hanno chiesto questo.  
Una commedia come non ne vedo da molto tempo, fa ridere, molto, ma con senso, con motivo, risate motivate, precedute da momenti drammatici e di riflessione, grande merito per questo ai 6 pezzi di Ludovico Einaudi, più in generale a tutta la colonna  sonora perfetta dello stesso. Un film forte, che sa prendersi gioco della disabilità con  riso, senza compassione ipocrita. 
Un film fino in fondo sulla vita, sui propri limiti, sulla disabilità, tra risate e riflessione.
Qui l'opinione di Franco Bomprezzi, uno che sa come si può sentire Philippe, su corriere.it leggi qui

p.s. non notate anche voi una tremenda somiglianza tra Philppe ( Francois Cluzet) con Dustin Hoffman.

Voto: 8

Giorgio Barison

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