martedì 31 dicembre 2013

Arrivederci 2013...

Il mio Natale in Australia
Io con i miei amici prima di partire
Il mio giorno di laurea
Ormai il 2013 è passato, questione di poche ore. Io sono a Melbourne, in Australia, sto proseguendo la mia esperienza lontano dall'Italia. Ora è il momento di guardare indietro e rivedere cosa è successo in questo anno importante e ricco di soddisfazioni per me, il 2013. Pieno di viaggi, conoscenze, sorprese, serate normali tra amici, riunioni, libri, cinema. Un anno di conclusioni e ripartenze. Mi sono laureato lo scorso 19 giugno in Scienze umanistiche per la comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano, dopo un percorso di tre anni tra fatiche e soddisfazioni. Poi ci sono state le lauree di molti miei amici, momenti molto importanti e toccanti che non dimenticherò facilmente. Invece i miei viaggi, io amo viaggiare e vedere posti nuovi, quest'anno mi hanno portato a Torino, a vedere la Reggia di Venaria Reale, la consiglio proprio, Udine, per il Friuli Doc e per stare un po' in famiglia, a Roma, una scoperta in solitaria tra la città eterna perfetta o quasi, ci ritornerò, a Malta, per una settimana di relax in compagnia dei miei migliori amici e infine in Australia, a Melbourne, dove sono ora, sono già stato anche Gold Coast per quattro giorni. Sono in Australia dal 7 novembre per fare un'esperienza di vita, così mi piace definirla, per viaggiare, conoscere e lavorare, riscoprire la mia famiglia, darmi insomma da fare e vedere un po' il mondo oltre la nostra e cara Brianza, poi nel 2014 penso di tornare in Italia.
Un 2013 che tornando alla mia vita fino a due mesi fa mi fa visto ancora impegnato presso la Gazzetta di Baruccana, anche se a distanza scriverò ancora qui dalla terra dei canguri;  soprattutto mi ha visto impegnato, più o meno dietro le fila, nella campagna elettorale vincente per Paolo Butti sindaco alle elezioni comunali di Seveso, e’ stata un'esperienza unica, lunga, e avvincente. Nel frattempo è proseguito il mio rapporto come volontario presso il circolo Legambiente "Laura Conti" di Seveso e  presso l'associazione Natur& Onlus, dove mi sento molto a casa.

Io nelle prossime settimane e mesi cerchero’ di raccontarvi un po' quello che vivo e sento qui in Australia, dall'altra parte del mondo, sensazioni nuove ogni giorno, io di fronte a me stesso in solitaria spesso.

Vi auguro un sereno e ottimo 2014, in cui possiate esuadire i vostri desideri e vivere pienamente.


Giorgio Barison

venerdì 27 dicembre 2013

The secret life of Walter Mitty

Prima o poi nella vita si deve prendere il “volo” e fare quello che si è sempre desiderato. Bisogna uscire dal nostro guscio di paure e insicurezze; con queste parole per me si può sintetizzare The secret life of Walter Mitty. Il film segna il ritorno alla regia dopo cinque anni per Ben Stiller, qui in veste anche di protagonista principale. Alla rivista americana Life si chiude un'era, si passa dal formato cartaceo al digitale, solo sul web e Walter, responsabile da sedici anni della grafica di tutte le copertine, è travolto dal cambiamento. Walter è un uomo solo e un sognatore, non riesce ad interagire con i colleghi, specie con la sua amata Cheryl e il mondo esterno, fantasticando molto su quello che potrebbe succedere. Prima di chiudere la sua esperienza lavorativa ha l'importante compito di consegnare il negativo 25 di Sean O'Connor (Sean Penn), il più celebre fotografo della testata, per recuperarlo dovrà intraprendere un viaggio vero e proprio, non solo nella sua fantasia, che toccherà Groenlandia, il Monte Everest e l'Islanda, provando sensazioni ed esperienze mai fatte nella sua vita prima sentendosi vivo veramente forse per la prima volta. Tornato dal viaggio si sentirà un uomo nuovo e riuscirà ad esprimere i sentimenti che prova alla sua ex collega di lavoro Cheryl (Kristen Wiig).
Un film non semplice, ispirato al racconto breve del 39' di James Thurber, a tratti triste, drammatico, avventuroso, mi ha convinto molto, eccetto forse per il modo in cui vengono mostrati i numerosi viaggi mentali di Walter, troppo esagerati e troppo diretti al cuore dello spettatore che rimane interdetto ai primi. L'ambito musicale diverte e intrattiene molto, troverete musiche delle più disparate, dagli Arcade Fire con Wake Up del 2005 fino a David Bowie. Da grande fan di Sean Penn sono soddisfatto, ha una parte molto importante che aleggia su tutto il film, seppur piccola.
Un film consigliato a tutti quelli che vanno oltre alle apparenze e credono che si possa aspirare a qualcosa in più rispetto alla vita di tutti i giorni. Da vedere da far vedere a tutti vostri cari, farà stare meglio per un po'.


Voto: 7,5
Giorgio Barison

mercoledì 18 dicembre 2013

Natale in Australia

Il Natale a Flinders Station
I giorni, anche qui in Australia a migliaia di chilometri dall'Italia, trascorrono. Il Natale arriva anche qui, in maniche di camicia e pantaloni corti a giorni alterni. Tutto è diverso, lo spirito natalizio che sentivo gli anni scorsi quest'anno non c'è proprio, sarà la distanza, sarà le persone che non ho intorno, e poi a Melbourne non sembra proprio di essere a Natale, eccetto per qualche addobbo qui e là e qualche canzoncina in giro. Ma vivo serenamente lo stesso, come se vivessi in una autunno-estate senza fine. L'Italia è lontana, ma la mancanza non è cosi forte. Sarà quindi un Natale diverso per me, ricco di persone, al pranzo del 25 dovrebbero essere presenti tutti i parenti che ho qui con le rispettive famiglie, un gruppo abbastanza numeroso, alcuni verranno appositamente dal Queensland. Tutti insieme uniti. Sarà molto bello, ma differente, a Seveso al massimo eravamo stati in sei con tutti i miei cari, i miei genitori e mio fratello.
Per quanto riguarda invece la mia situazione lavorativa devo dire che dall'inizio di dicembre, sto cercando lavoro senza sosta o quasi, sono stato anche a Carlton, il quartiere italiano, senza grossi risultati, solo tanti cv lasciati e molti no. Rimango fiducioso che la situazione possa cambiare entro breve, alcuni dicono che trovare lavoro a Melbourne è un mix di fortuna, destino e di trovarsi al posto giusto nel momento giusto, alcuni trovano lavoro in due giorni, altri in un mese, ognuno ha la sua storia e il proprio progetto. Io comunque sia non demordo. Ora proseguo nella ricerca, il lavoro è il mio primo pensiero, poi viene tutto il resto.

I miei sinceri Auguri di Buon Natale! 

Giorgio Barison

venerdì 6 dicembre 2013

Australia: The Counselor


Ho aspettato quasi un mese, ma alla fine non potevo più starci lontano dal cinema. Così sono andato al multisala Hoyts, il più vicino dove abito, all'interno del centro commerciale Northland.
Io sono a Melbourne in Australia. Come sempre fino a quando non si prova una cosa non si sa comè, e cosi è stato. Il mio livello di inglese rispetto alla partenza è migliorato, ma non è ancora ad un buon livello. Difatti non ho capito proprio tutto tutto del film lo ammetto.
The counselor (il procuratore), ultimo film diretto da Ridley Scott, è un thriller drammatico a tinte forti ambientato tra Messico e Texas. Il procuratore (Michael Fassbender), il suo vero nome non viene mai rivelato, decide di inserirsi per una volta soltanto nel contrabbando di droga nonostante un'ottima carriera e una favolosa fidanzata e futura moglie Laura (Penelope Cruz). Contatta quindi Reiner (Javier Bardem), piccolo boss del traffico di droga ed entrano in affari. Ma qualcosa va decisamente storto. Le alleanze e i giochi di potere dietro al contrabbando sono assai complessi e non ci sono loro due, anche altri signori presenti da più tempo vogliono comandare e intervengono a disturbare i loro piani. Nel frattempo mentre i due uomini, il procuratore e Reiner cadono a pezzi, la compagna di quest'ultimo Malkina, interpretata da Cameron Diaz, da donna fidata si trasforma in vendicatrice perfida e avida di denaro.
Lo scrittore Cormac McCarthy, vincitore del Premio Pulitzer per The Road, autore anche di Non è un Paese per vecchi, in questo film è per la prima volta sceneggiatore, prosegue nel suo stile variando sul tema, c'è molto più rapporto sentimentale che in molti dei suoi libri, vere storie d'amore, mentre i luoghi sono i tradizionali, le lande sterminate del deserto degli Stati del Sud. Il film premesso tutto ciò non mi ha convinto, anzi. Narra l'ascesa umana e poi la caduta agli inferi di un uomo, il procuratore, senza mostrare le ragioni di tutto questo. I personaggi intorno sono grotteschi, in primis Bardem, conciato con una permanente nera da corrente elettrica che non si fa dimenticare facilmente. Un ottimo cast, oltre ai già citati c'è anche Brad Pitt, che non riesce a risaltare in un film piatto.


p.s. Sentire le vere voci degli attori, dal primo all'ultimo, è stato fantastico.
Giorgio Barison

mercoledì 4 dicembre 2013

Un viaggio, una famiglia, un matrimonio.

Sono tornato da alcuni giorni ormai da Gold Coast, dove sono andato per il matrimonio di mio cugino David, figlio di Mario. Lo scorso 30 novembre si è sposato con Ikuko, giovane del Giappone. Per me questa è stato un week end molto importante, ricco di emozioni, ho visto e conosciuto tanti parenti e amici nuovi, che mi hanno accolto molto bene. Ho visto per la prima volta mio zio Mario, che ora vive a Hobart, in Tasmania. Gold Coast, nota anche come Surfers Paradise è un'immensa città sul mare, celebre per il surf, piena di palazzi e grattacieli pieni di appartamenti per vacanze, proprio in questi mesi tra dicembre e febbraio si popola, durante l'estate australiana. Le sue spiagge sterminate sono di sabbia fina, anche se non pulite al 100%.
Questa mia esperienza in Australia ha per me alcune ragioni principali, una tra queste è proprio la riscoperta della mia famiglia paterna, zii, zie, cugini di primo e secondo grado, tante persone che sono qui dall'altra parte del mondo che hanno un legame di sangue con l'Italia. Ritengo che le nostre origini sono molto di quello che siamo, dobbiamo conoscerle almeno un minimo, i rapporti però a volte si incrinano e si interrompono, ma tutti meritano una vita serena nonostante tutto. Attraverso la riscoperta delle nostre origini si conosce meglio anche se stessi. Questo può essere il mio suggerimento dall'altra parte del mondo, e questo è quello che sto cercando di fare.

Io con mio zio Mario.

Giorgio  Barison