venerdì 18 aprile 2014

Autunno in viaggio a Langwarrin

Il mare in burrasca di Mornington
La casa a Langwarrin
Inizia il momento delle ultime volte. L'ultima piccola avventura lontano dalla città, infatti sto svolgendo la mia ultima esperienza di woofing a Langwarrin, vicino a Frankston, a 45 km sud est da Melbourne. Dico ultima perché tra meno di tre settimane tornerò in Italia a inizio maggio. Trascorro le mie giornate in modo tranquillo tra lavoretti e svaghi, compresa piccola a gita a Mornington, e un po' di tempo per pensare che non guasta. Ospite di una coppia marito e moglie australiani anglosassoni ormai abituato alle loro tipiche abitudini, il coffe break delle 11, sacro, con long coffe con un po' di latte, pranzo invece leggero divorato in poco tempo e cena alle 18 circa, evito la loro supplementare pausa con il the delle 15. La cultura profondamente diversa è il primo aspetto che colpisce, partendo dalla abitudini alimentari come  i litri di long coffe bevuti ogni giorno o di the caldo sempre corretto con il latte, zero pane e a molto altro.
L'umore è buono, seppur inevitabilmente altalenante, sembrano volati i mesi, ma non è del tutto così, a me pare essere trascorsa un'eternità piena e fitta, tanto che fatico a credere che finirà per davvero tra un pochino, ma anche questo è il bello della mia condizione.
Tra poco è Pasqua, come in Italia così in Australia, diversa quest'anno, la mia unica nella terra dei canguri con i miei parenti dell'altra parte del mondo, poi chiuderò con gli ultimi giorni in città, a Melbourne c'è ancora qualcosa da scoprire e per stare in po' in compagnia.


Tanti auguri di Buona Pasqua!

Giorgio Barison

domenica 13 aprile 2014

AFL: lo sport secondo Melbourne

Venerdì sera sono andato a vedere una partita di Afl tra Richmond e Collingwood, due squadre di Melbourne. AFL e' un acronimo di Australian Football League. Il football secondo le regole australiane, meglio dire di Melbourne e del Victoria dove e' stato fondato e dove tuttora 8 delle 18 squadre del campionato hanno sede. Il risultato e' uno sport per me abituato al calcio soccer completamente nuovo e difficile da descrivere, un mix di rugby, calcio e molto altro.
E' l'atmosfera, il clima che si respira la componente più innovativa e originale per me.Si respira tranquillità' e zero tensione tra i tifosi di ogni squadra, di ogni eta', giovani, anziani, famiglie con bambini. Tutti vanno allo stadio senza problemi, uno stadio alla fine decisamente pieno, presenti 62.000 persone. Uno sport per tutti anche per il prezzo, il biglietto piu' caro è 60 dollari (40 euro). Non esistono le curve tipiche della seria A, tutti i tifosi sono mischiati insieme uno a fianco dell'altro ognuno esulta quando vuole, vietati striscioni e le bandiere fanno capolino solo quando una squadra segna un goal. Alla conclusione viene trasmesso l'inno della squadra che ha vinto e i tifosi della squadra che ha perso non perdono le staffe, escono a fuori insieme a tutti gli altri senza problemi.  Non ci sono polemiche su arbitri, tifosi avversari, squadre. Poi si torna a casa in treno, in auto senza fare più caso alla partita.
Per le regole, anche se basta cercare sul web, dico solo che si gioca con le mani e si segna con calciando la palla tra tre piloni, facendo uno o sei punti, e la partita e' composta da quattro tempi da venti minuti effettivi e gli spettatori allo stadio non sanno quando si ferma il tempo.
Uno sporto lontano anni luce dalla tensione, dagli scontri di ogni tipo del calcio italiano, espressione credo di una societa' piu' sana. Dovremmo prendere esempio.

Giorgio Barison

martedì 8 aprile 2014

Sydney, molto più di una metropoli

Opera House
Sono stato a Sydney, capitale del New South Wales, per quattro giorni da vero turista o quasi partito da solo ho trovato un pò di compagnia inaspettata. Qui e' autunno e si e' sentito tutto, la pioggia ha condizionato in parte questo mio piccolo viaggio, una giornata, la seconda, pero' e' stata molto bella. Una vera metropoli dominata da decine e decine di grattacieli e alla fine letteralmente buttati sulla baia trovo i due simboli contrastanti e unici della città: l'Opera House e Harbour Bridge. Una citta' ricca anche di aree verdi come il Domain, i Royal Botanical gardens e l'Hyde Park, il piu' antico parco pubblico di Australia e di arte, da ricordare l'Art Gallery of New South Wales e il MCA, il museo di arte contemporanea, che ospitano fino al 9 giugno parte della Biennale di Sydney.
In definitiva una citta' di difficile comprensione, ma pur sempre immensa e intrigante, preferisco Melbourne ho avuto modo di conoscerla meglio, sviluppata sulla baia senza troppa pianificazione e senza un chiaro centro. Una visita che mi ha fatto stare meglio, viaggiare, partire, e ripartire mettono in moto sensazioni sempre nuove.
Adesso di nuovo in citta' a Melbourne, tra pochi giorni riparto per la mia ultima esperienza di woofing, tempo permettendo, piove senza interruzione da un po'.
Il tempo scorre velocissimo tra un po' tornero' in Italia a maggio. Un viaggio il mio molto lungo, unico e che ripeterei, adattarsi alla svolgersi della situazione e' stato molto importante e mi ha fatto crescere, e poi si impara a cogliere solo il meglio da ogni situazione nuova.
Nella vita bisogna mettersi in gioco solo così si può dire di averci provato e non avere rimpianti.

Giorgio Barison