martedì 31 gennaio 2012

L'arte di vincere - Moneyball

Moneyball lo dico subito non è un film sul baseball. E' molto di più e altro ancora, sarebbe troppo semplicistico ridurlo a film sul baseball.
E' un film su una storia umana, vera, di un uomo che prova a prendersi una rivincita sulla vita, a suo modo.

Usa 2001. Billy Beane, general manager dei Oakland Athletics, grazie al suo operato nel mercato, è riuscito a portare la squadra ala post-season, perdendo però la partita più importante, l'ultima, contro i New York Yankees, a ciò si aggiunge anche che i tre giocatori più rappresentativi in scadenza d contratto lasciano la squadra, lasciando un enorme buco. Inizia una ricerca, di giocatori, di voglia, per ricominciare da capo, Beane (Brad Pitt), vuole rifondare la squadra, ma i fondi sono davvero limitati, dopo i diverbi con gli scout veterani, decide di affidarsi ad un giovane laureato a Yale, Peter Brand (Jonah Hill), che con un metodo innovativo basato sulle statistiche dei giocatori riesce a scoprire numerosi casi di atleti sottovalutati o dimenticati, con cui si potrebbe creare una nuova squadra....
Da questi presupposti Beane crea una squadra, da affidare all'allenatore Art Howe (Philip Seymour Hoffman), che farà molta strada nel campionato del 2002, controvertendo le regole del baseball...

"Papà, sei il mio perdente preferito."  dice la figlia a Beane.

Un film atipico, non sullo sport come tanti altri, anche se è il tema di fondo, è un film sull'etica del lavoro applicata nello sport, si dice che non si deve cedere ai soldi facili, ma proseguire per la propria strada, convinti di potercela fare. Un film intenso, molto meno banale di quanti ci si possa immaginare, con un ottimo Brad Pitt, in un ruolo maturo, un padre di famiglia, per il resto il cast è di buon livello senza grandi eccezioni, Philip Seymour Hoffman si mostra qui nella sua ennesima trasformazione, con un camaleontismo da record.
Film giustamente, a mio avviso, candidato a 7 premi Oscar, tra cui miglior film, miglior attore protagonista, attore non protagonista e sceneggiatura non originale.

Voto: 8
Giorgio Barison

venerdì 27 gennaio 2012

Parole in ombra

Una mostra interattiva, tra installazioni, parole e musica, un modo per scoprire insieme le parole non dette, che non riusciamo a dire agli altri, un'occasione di incontro, un'occasione di comunicazione. 

Tutto questo e molto altro ancora a "Parole in ombra", mostra interrativa, curata da Marialuisa Mazza, che sarà inaugurata domani, sabato 28 gennaio 2012 alle ore 18.30 presso la sala civica di Via Silvio Pellico a Seveso.

Vi aspetto numerosi.

Giorgio Barison

martedì 24 gennaio 2012

Oscar 2012. i nominati

Questo pomeriggio sono state annunciate le nomination per gli Academy Awards, Oscar, di quest'anno, che saranno consegnate nella notte di domenica 26 febbraio al Kodak Theatre di Los Angeles. 
Le scelte sono state ricche di sorprese, innanzitutto inizio citando i film che hanno ricevuto il maggior numero di preferenze: Hugo, di Martin Scorsese e The Artist di Michel Hazanavicius, rispettivamente con 11 e 10 nomination. Le sorprese ci sono state nella categoria più importante per il miglior film, ha visto la presenza oltre ai film più discussi, di "The tree of life"  e di "Molto forte, incredibilmente vicino", per quanto riguarda il miglior regista anche qui Terrence Malick è stato nominato. Da segnalare per il miglior attore l'assenza di Michael Fassbender e Leonardo Di Caprio, per i loro ruoli di Shame e J.Edgar, film questi totalmente dimenticati dall'Academy. Per il versante del miglior attore non protagonista la grande sorpresa è stata la nomina per Max Von Sydow, l'eterno attore svedese, uno degli attori più anziani mai nominati in questa categoria.
Per gli italiani sono due le categorie in cui sono stati nominati: Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo candidati per le migliori scenografie per Hugo e Enrico Casarosa per il miglior  cortometraggio animato, per Luna, cortometraggio che anticipava Cars 2.
Sono come spesso capita scelte che lasciano molte sorprese in positivo e in negativo, vedi l'assenza di Drive da ogni categoria importante, ha solo una nomination minore, oppure di Fassbender, ma ci sono sorprese positive come il riconoscimento per "The tree of Life", quello che esce fuori che uno sguardo verso il passato per non stare troppo concentrati sul pressante presente, tra i film candidati come miglior film quasi tutti sono ambientati nel passato.
I favoriti visti i numeri attuali si può dire che sono Hugo e The Artist, il primo forse maggiormente favorito, essendo più americano e più convenzionale, ma The Artist ha avuto opinioni molto positive tra  critici, sarà una sfida aperta e indecisa, sarà  a trionfare il primo  film in 3d o un film muto in bianco nero?  

Ecco le categorie principali:
MIGLIOR FILM
  • The Artist - Thomas Langmann, Producer
  • The Descendants - Jim Burke, Alexander Payne and Jim Taylor, Producers
  • Extremely Loud & Incredibly Close - Scott Rudin, Producer
  • The Help - Brunson Green, Chris Columbus and Michael Barnathan, Producers
  • Hugo - Graham King and Martin Scorsese, Producers
  • Midnight in Paris - Letty Aronson and Stephen Tenenbaum, Producers
  • Moneyball - Michael De Luca, Rachael Horovitz and Brad Pitt, Producers
  • The Tree of Life- Nominees to be determined
  • War Horse - Steven Spielberg and Kathleen Kennedy, Producers
REGIA
  • The Artist - Michel Hazanavicius
  • The Descendants - Alexander Payne
  • Hugo - Martin Scorsese
  • Midnight in Paris - Woody Allen
  • The Tree of Life - Terrence Malick
ATTORE PROTAGONISTA
  • Demián bichir - A Better Life
  • George Clooney - The Descendants
  • Jean Dujardin - The Artist
  • Gary Oldman - Tinker, Taylor, Soldier, Spy
  • Brad Pitt - Moneyball
ATTORE NON PROTAGONISTA
  • Kenneth Branagh - My Week with Marilyn
  • Jonah Hill - Moneyball
  • Nick Nolte - Warrior
  • Christopher Plummer - Beginners
  • Max von Sydow - Extremely Loud & Incredibly Close
ATTRICE PROTAGONISTA
  • Glenn Close - Albert Nobbs
  • Viola Davis - The Help
  • Rooney Mara - The Girl with the Dragon Tattoo
  • Meryl Streep - The Iron Lady
  • Michelle Williams - My Week with Marilyn
ATTRICE NON PROTAGONISTA
  • Bérénice Bejo - The Artist
  • Jessica Chastain - The Help
  • Melissa McCarthy - Bridesmaids
  • Janet McTeer - Albert Nobbs
  • Octavia Spencer - The Help


Giorgio Barison

lunedì 23 gennaio 2012

Niente trucchi da quattro soldi

"Niente trucchi da quattro soldi" è un piccolo volumetto che si legge in poche ore, sono consigli di scrittura estrapolati da interventi e interviste rilasciate nel corso degli anni da Raymond Carver. Un libricino splendido, io adoro Raymond Carver, specialmente per quelli a cui piace leggere racconti, o in genere forme di scrittura usuali. Un libro da tenere sempre a disposizione.


E' immensamente importante che si scrivano grandi poesie, ma non fa alcuna differenza chi le scriva.

Raymond Carver
Minimum Fax
2002
120 pp.
7 euro
Giorgio Barison

sabato 21 gennaio 2012

Vento di Primavera

La seconda guerra mondiale e l'olocausto visti dagli occhi dei bambini, così si potrebbe sintetizzare questo recente film sulla deportazione degli ebrei francesi nel 1942.
Locandina originale del film.
Parigi 1942. Gli ebrei francesi iniziano una vita di privazioni, devono portare la stella gialla, non possono più frequentare i locali pubblici, ma i piccoli del quartiere di Montmartre riescono ancora a giocare e a divetirsi, con la loro spensieratezza caratteristica della età. Il terzo Reich ha deciso di deportare gli ebrei di Parigi, circa 24000, data prefissata il 14 luglio, poi posticipata al 16, per la festa nazionale della presa della Bastiglia, così nella notte tra il 15 e il 16 luglio avviene  una delle più imponenti operazioni di deportazione in Francia, circa 24.000 persone, tra uomini, donne e bambini vengono trasportati temporaneamente al Velodromo d'Inverno.
Le condizioni al velodromo d'inverno erano terribili, nonostante tutto un medico, ebreo ( Jean Reno)   cerca di dare una mano a bisognosi, con l'aiuto di un gruppo di infermiere, tra una volontaria protestante, Annette Monod ( Melane Laurent). Dopo alcuni giorni sono tutti trasferiti presso il campo di transito di Beaune de la Rolande nella Loira. Dopo poco salirono sul treno definito per Auschwitz....

Il film è uno spaccato inedito e nuovo, decisamente incentrato sul periodo prima del campo di sterminio di Auschwitz, i momenti prima della deporazione e quelli trascorsi presso il velodromo di Parigi e poi nel campo di transito in Francia, la regista Rose Bosch ha un'occhio di riguardo verso i bambini, uno sguardo insolito e diverso, sono proprio i più giovani che riescono a provocare negli altri un sorriso, anche nelle situazioni più pericolose.
Un solido film sull'Olocausto, un'importante opera di ricostruzione storica, di una pagina troppo spesso tralasciata.

Voto: 8
Giorgio Barison

venerdì 20 gennaio 2012

Giornata della Memoria

Il prossimo 27 gennaio sarà la giornata della Memoria di tutte le vittime dell'Olocausto, come ogni anno vengono organizzate diverse iniziative in ciascun comune.
A Seveso l'Associazione Senza Confini, attiva da alcuni anni, ha organizzato due iniziative molto lodevoli, per questa sera, 20 gennaio, è prevista la proiezione del film "Vento di primavera", film francese del 2010, di Rose Bosch, con Jean Reno. " Nella notte tra il 15 e il 16 luglio, oltre 13.000  ebrei furono arrestati a Parigi. Vennero divisi in due categorie: le famiglie con i figli e le persone nubili le prime, radunate nello stadio del velodromo d'inverno, il Vel d'Hiv di Parigi. I secondi smistati nel campo di Drancy, alla periferia della capitale francese, in attesa di essere deportati ad Auschwitz." Il film sarà presentato da Pucci Paleari.

Mentre per la giornata della Memoria è prevista una serata composta da due parti di testimonianza e di impegno, la prima dedicata ai racconti di viaggio dei ragazzi di due classi della scuola media inferiore "Leonardo Da Vinci"che lo scorso anno sono stati in visita di istruzione a Mathahausen, la seconda parte sarà dedicata invece a Don Aurelio Giussani, prete di Baruccana, attraverso il suo volume "Diario clandestino" in cui racconta la sua esperienza nella lotta partigiana, in particolare sarà ricordata la sua attività clandestina in un gruppo di scout, nell'organizzazone delle Aquile nere e nell'O.s.c.a.r., che durante  la guerra riuscirono a salvare tante persone, portandole in Svizzera.
Durante la serata il sindaco di Seveso Massimo Donati consegnerà la cittadinanza onoraria a Walter Fontana, la cui storia, figlio di un soldato tedesco e una donna sevesina, riscosse tanto interesse lo scorso anno.

Entrambe le serate si svolgono presso l'aula magna della scuola media di via De Gasperi a Seveso, l'ingresso è gratuito.

Giorgio Barison

giovedì 19 gennaio 2012

25 anni di Pixar


Finalmente lunedì ci sono riuscito, intendo a vedere la mostra per 25 anni della Pixar, presente al Pac, Padiglione di Arte Contemporanea, di Milano fino al 14 febbraio. Era da novembre che attendevo questo momento, l'attesa non è stata vana, una mostra eccezionale, merita di essere vista con la giusta tranquillità, in un un'ora circa e mezza si può vederla completamente.

Da segnalare assolutamente ci sono il Colorscript e l'Artscape, cosa sono vi chiederete. Il Colorscript è una sorta di sceneggiatura di un film, c'è un colorscprit per ogni film della Pixar, in cui si riassume un film in una serie di frame-immagini significative, un'immagine accanto all'altra a formare una sorta di puzzle in formato 16:9, erano presenti quelli di Up, Gli Incredibili, Toy Story 3.
Colorscript di Up
La seconda cosa significativa è l'Artscape, è un instalallazione presente per la prima volta in Italia,  riaggiornata per questa mostra, la prima edizione è del 2005, vedete qui, consiste in una sequenza di quindici minuti, fatta da immagini tratte in parte da film della Pixar e altre ispirate agli stessi, senza voci, con solo suoni di sfondo, un video per mostrare l'immaginazione dei creativi della Pixar e quanto possono fare le immagini.
La location del Pac è ottimale, ampio spazio espositivo al pian terreno poi salendo troviamo una saletta dove si possono vedere i video di alcune interviste fatte ai creativi della Pixar, inoltre in uno spazio allo stesso piano ci sono alcune immagini del nuovo film Brave, che uscirà in Italia a fine agosto. Oltre a ciò ci sono centinai di immagini, bozzetti mai visti di prima riguardanti i film della Pixar, mi sono particolarmente piaciuti quelli dedicati ad Up.

Giorgio Barison

mercoledì 18 gennaio 2012

La talpa

La talpa, titolo originale "Tinker tailor soldier spy", tratto dall'omonimo best seller degli anni 70 di John Le Carre, è uno spy thriller di altri tempi.
Inghilterra. 1973, Control, capo dei servizi segreti inglese, è costretto a dimettersi in seguito al fallimento della missione in Ungheria in cui ha perso la vita l'agente Prideaux, con Control lascia i servizi anche Smiley. George Smiley viene richiamato dal governo brittanico, perchè nei servizi segreti si diffonde la voce, confermata da diversi agenti, che ci sarebbe una "talpa", che fa il doppio gioco per favorire i sovietici. Il suo compito, la sua ultima missione sarà quella di scoprire l'identità di questa talpa, si presume uno dei suoi ex-colleghi. Parte da qui una spirale di ricerche, intrighi, che lo porteranno a nascondersi, a scappare, a cercare di risolvere un enigma, in cui verità e menzogna  volta si sovrappongono.

Da un intreccio vorticoso ne esce un fuori un thriller fin troppo perfetto, un intreccio quasi indistricabile, diretto da Tomas Alfredson, regista svedese di "Lasciami entrare", non sbaglia questa prima esperienza con una produzione di livello internazionale, con un cast eccezionale, tutti uomini, in ordine di importanza Gary Oldman ( George Smiley) , Colin Firth, Tom Hardy, Mark Strong (Jim Predeaux), John Hurt (Control). Devo segnalare un'attenzione particolare data ai costumi, tutti  in stile anni 70', in cui ha anche avuto una supervisione lo stilista inglese Paul Smith e gli effetti visivi, qui un video che mostra l'animazione degli effetti presenti nel film.
Un film di altri tempi, una trama complessa come una ragnatela.

Voto: 8.5
Giorgio Barison

martedì 17 gennaio 2012

Seveso: tagli alla scuola pubblica

Ringrazio Giorgio Garofalo e Andrea Formenti per la loro attività, hanno scoperto che la giunta comunale sevesina, guidata da Massimo Donati, ha tagliato di nuovo i fondi per le scuole pubbliche, smistando i fondi tagliati verso le scuole private in particolare verso la scuola paritaria Frassati, riporto qui sotto il comunicato stampa del Partito Democratico di Seveso:


"In modo inaspettato e incomprensibile la Giunta Donati ha scelto di tagliare altri fondi alle scuole pubbliche della Città in favore delle scuole private. Il 15 dicembre 2011, infatti, il sindaco Massimo Donati e gli assessori Floriana Belotti, Luca Allievi, Nicola Tallarita e Luca Volpi hanno votato per mettere le mani nelle tasche delle scuole pubbliche: già stremate dai tagli. Una scelta insopportabile agli occhi di chi conosce bene la situazione delle scuole cittadine.
La ripartizione dei fondi è la seguente:
-Istituto comprensivo di via Adua: ora 3.500euro (erano 5.000 prima della variazione)
-Istituto comprensivo di via De Gasperi:  ora 3.500euro (erano 5.000 prima della variazione)
-Scuola Primaria Paritaria Parificata e secondaria di Primo grado “Frassati”:ora 2.000euro (erano 0,00 prima della variazione)
-Scuola primaria Paritaria Parificata “San Pietro Martire”: ora 1.000euro(erano 0.00 prima della variazione).
Se sono comprensibili i 1.000euro per la scuola di San Pietro in quanto essa svolge un’importante ruolo sociale con la Scuola dell’Infanzia, del tutto incomprensibili sono i 2.000euro regalati alla Frassati, in quanto la stessa deve al Comune ancora parecchie decine di migliaia di euro per l’utilizzo dell’immobile di via Colombo.
Non si comprende inoltre perchè per finanziare le scuole paritarie si debba andare a decurtare i soldi destinate alle Statali. Se lo si vuole fare, lo si faccia risparmiando su altri capitoli di spesa.
I consiglieri Andrea Formenti e Giorgio Garofalo invieranno a breve una interrogazione all’indirizzo del sindaco e dell’assessore competente per indagare le ragioni della scelta di bilancio.
Andrea Formenti e Giorgio Garofalo"


Giorgio Barison

domenica 15 gennaio 2012

Persecuzione, il fuoco vivo dei ricordi

Piperno è tornato con questo secondo romanzo, ambientazione simile, la ricca borghesia ebrea romana, tema diverso: la decadenza di un uomo con una certa stoffa, il professore Leo Pontecorvo. Un uomo completo, maturo, interessato ossessivamente al lavoro, indifferente alla burocrazia, in pochissimo tempo si rintana nella sua caverna, dove troverà la sua fine.
Un romanzo che convince leggermente meno rispetto al primo, pecca un pò troppo di prolissità, ma forse il seguito, infatti è il primo di una trilogia, saprà completarlo al meglio.


Un'estratto:
La sorpresa di Leo nel vedere quei ragazzini in divisa non era stata meno intensa di quella dei poliziotti della giudiziaria nel trovarsi di fronte a un uomo completamente diverso da quello che avevano visto sui giornali e tv. 
Il rovinoso precipitare nel gorgo di un destino così implausibile aveva preso forma in una rivoluzione somatica: un estemporaneo dimagrimento e l'incanutirsi dell'elegante capigliatura avevano stravolto il suo aspetto.


Persecuzione. Il  fuoco vivo dei ricordi.
Alessandro Piperno
Anno 2010
416 pp
20 euro
Mondadori
Giorgio Barison

venerdì 13 gennaio 2012

Art 112

Negli ultimi tempi si discutete a proposito di una possibile riforma del sistema giudiziario: divisione delle carriere, creazione di due Csm separati e altro ancora; un problema spesso sottovalutato che riguarda la giustizia è legato all'Articolo 112 della Costituzione, forse il più breve in assoluto, che dice: "Il pubblico ministero ha l'obbligo di esercitare l'azione penale". Questo perché spesso capita che giungano in ogni procura della repubblica numerosissime di notizie di reato, segnalazioni, ma non tutte si riescono a perseguire adeguatamente. 
Ciò porta  a due possibili soluzioni da parte dei costituzionalisti, due quanto mai opposte visioni del problema. La prima interpretazione osserva che il pubblico ministero deve perseguire tutte le notizie di reato senza alcuna scelta, quindi se non riesce a seguirle tutte, dovrebbero essere implementati i fondi per i pubblici ministeri, oppure si potrebbero abrogare alcuni reati minori, quasi mai perseguiti così da non doverli escluderli successivamente.
La seconda interpretazione considera invece le notizie di reato, le segnalazioni, come punti di una scaletta, che si potrebbero quindi mettere in un ordine di preferenza, secondo CRITERI DI PRIORITÀ', negli ultimi decenni sono stati attuati da diverse procure, il primo caso fu nella procura di Torino, tramite una circolare, questo secondo metodo però violerebbe secondo alcuni la Costituzione dal momento che essendoci una criterio di scelta, portando il tutto all'estremo si avrebbero alcuni reati perseguiti sempre e altri quasi mai,  venendo meno al diritto all'uguaglianza, poi si favorirebbe il reato non perseguito e non si potrebbe rieducare colui che commette il reato.
Tutti i reati vanno perseguiti.

Giorgio Barison

martedì 10 gennaio 2012

Jenium

Jenium è un social network atipico, un social network che vorrebbe mettere in comunicazione i richiedenti lavoro, le istituzioni universitarie, i centri di formazione e le aziende. Un social network nuovo, aperto da circa un anno, creato da un giovane di Merate, Giorgio Cavalli. Questo è il sito http://www.jenium.it/login.php registrarsi è davvero semplicissimo, anch'io ho provato iscrivendomi, usandolo si acquisisce dimestichezza in poco tempo. Il progetto si è sviluppato in particolare nelle province di Lecco, Como e Monza e Brianza.
Jenium è un nuovo modo per cercare e offrire lavoro, ed  tutto completamente gratuito, davvero, non credete che sia una fregatura, l'obiettivo di questo nuovo social network è permettere una ricerca più rapida di lavoro, nulla più.

Giorgio Barison

domenica 8 gennaio 2012

Mario Monti in tv

Stasera Mario Monti è stato ospite su Raitre, a "Che tempo che fa", trasmissione deliziosa, che seguo. L'intervista, potete vederla qui, in sè, è stato un'evento, per la prima volta, se non erro, l'attuale presidente  del consiglio presenziava ad una trasmissione televisiva e si confrontava con il conduttore, ammetto che Fabio Fazio è abbastanza debole con l'intervistato, ha lasciato parlare molto il suo intervistato, senza incalzarlo a dovere. Ho seguito l'intervista, e posso dire che ora abbiamo al governo una persona seria, che quello che sta trascorrendo è un momento particolare e unico, in cui cercherà di migliorare le condizioni economiche critiche italiane, senza pensare a vantaggi personali, non ha intenzioni di candidarsi alle prossime elezioni. Una persona seria, così è sembrata, una persona forse fin troppo sobria, in ufficio fino al pomeriggio del 31 dicembre, ma va bene così, l'Italia aveva bisogno di un cambiamento della rotta. Non mi sono piaciute tutte le manovre e le scelte fatte dell'attuale governo, ma alcune sì. L'aspetto esteriore a volte, non è tutto, conta di più altre volte il proprio operato politico e non essere bravi a fare veloci promesse a mezzo televisivo.
Per risolvere le questioni ci vuole più di qualche secondo, c'è bisogno di riflettere prima di agire, così pensa Mario Monti, ottime parole.
Il lavoro è ancora lungo, ma l'atteggiamento è dei migliori, il metodo di lavoro è importante, è ora di agire rapidi e convinti.

Giorgio Barison

venerdì 6 gennaio 2012

J.Edgar

Esagerato. Infallibile. Due aggettivi che potrebbero riassumere un personaggio così complesso e articolato come J.Edgar Hoover, creatore del FBI, di cui è stato direttore dal 1928 al 1972. Clint Eastwood ci offre una biografia curata, ma imperfetta, la vita di Hoover è piena di insidie: il rapporto  morboso con la madre, l'odio verso un nemico, il rapporto con la sua segretaria Helen Gandy e con il suo braccio destro Cyde Tolson
Il film è raccontato con numerosi flashback in classico stile hollywodiano, iniziò "Pulp Fiction", siamo alla fine della sua carriera e Edgar (Leonardo DiCaprio) prova a raccontare la sua vita ad un assistente, questo è il pretesto per raccontarci la sua storia. Con un padre debole, una madre fortissima che gli inculca insegnamenti duri e puri, si deve essere forti e farcela, così la sua balbuzie viene non sconfitta ma confinata, la sua velata omosessualità viene in ogni modo condannata dalla madre, "meglio un figlio morto, che un figlio gerbera ( indicava omosessuale nel film). Altro grande tema è il nemico, Edgar per tutta la vita ha cercato un nemico, prima i bolscevichi, i comunisti, negli ultimi anni fece spiare anche Martin Luther King, il suo era un bisogno assoluto di un nemico, sempre e comunque. Per il resto della vita Edgar non potrà essere quello che avrebbe voluto, mostrandosi come un uomo a due facce, la prima preponderante forte, non può mai fermarsi, deve avere tutto e sempre, un puritanesimo estremo, e l'altra faccia solo, senza amici, ne compagne, il suo unico Cyde Tolson (Armie Hammer), suo braccio destro, a cui non si può mai concedere. Edgar e Cyde rimangono per quasi mezzo secolo a fianco a fanco, uno senza l'altro non potrebbero stare, così fino alla fine.
Un fiilm sulla privazione.

Eastwood ci offre un buon film, ma in diversi momenti senza ritmo, tensione, un trucco forzato per i protagonisti per i flashback che nel caso di Tolson e della signorina Gandy (Naomi Watts) a mio avviso è di pessima qualità, ciò fa perdere molto, la prestazione di Di Caprio è da segnalare in positivo, anche solo per il coraggio di cimentarsi in un uomo così controverso. Non basta un'ottima biografia per fare un'ottimo film.

Voto:7

Giorgio Barison

giovedì 5 gennaio 2012

Vittoria al caucus

Il 2012 appena iniziato ci porterà diversi eventi significativi, le Olimpiadi di Londra, gli Europei di calcio di Polonia e Ucraina, in ambito sportivo,  in ambito politico invece le elezioni presidenziali in Francia e in Usa, è proprio di queste ultime che vorrei parlare.
Le elezioni in Usa prevedono un complesso meccanismo di scelta dei candidati dei due schieramenti, in questo tornata solo per parte repubblicana, infatti Barack Obama, attuale presidente è già sicuro della ricandidatura per il Partito Democratico.
Rick Santorum vera sorpresa delle primarie in Iowa.
Nel campo repubblicano i giochi sono iniziati il 3 gennaio in Iowa, piccolo stato agricolo della profonda America, i maggiori candidati erano Mitt Romney, Ron Paul, Michele Bachmann, Newt Gingrich e Rick Santorum, sorpresa dell'ultimo momento. Dopo un lungo testa a testa ha vinto di soli otto voti Mitt Romney, mormone, di posizioni moderate, forse troppo per la destra americana, su Rick Santorum, 51  di origini italiane, suo nonno partì da Riva del Garda negli anni 20'. Il partito repubblicano per ora sembra abbastanza diviso tra una componente ideologica estrema e un'altra moderata, la prima vede come riferimenti Santorum e Paul, l'altra Romney.
La corsa delle primarie repubblicane proseguirà adesso il 10 gennaio con l'appuntamento in New Hampshire.

Giorgio Barison

martedì 3 gennaio 2012

I migliori film del 2011


Da profano del cinema provo a proporvi una mia top ten dell'anno appena concluso, considero i film usciti in Italia dal 1 gennaio al 31 dicembre 2011:


1. Drive di Nicolas Winding Refn; atteso, voluto e visto, questo film mi ha folgorato, un protagonista che ha fatto diventare Ryan Gosling l'attore sulla cresta dell'onda del 2011, una violenza tarantiniana. Perfetto.

2. The Artist di Michel Hazanavicius; visto da pochissimo, ma amato, senza parole, ricco di significato. Per cinefili.

3. "Midnight in Paris" di Woody Allen; che torna al cinema come ogni anno con un film splendido, questa volta ci dona il sapore della Parigi degli anni 20 e di un clima culturale che non c'è più.

4. "This Is England", la più bella scoperta del 2011, uscito dopo diversi anni, è del 2006, spaccato storico dell'Inghilterra durante la guerra delle Falklands.

5. "This must be the Place" di Paolo Sorrentino, esordio in lingua inglese per Sorrentino, Sean Penn alla ricerca di un criminale nazista, buon prodotto, poteva venire un risultato migliore.

6. "The tree of Life" di Terence Malick, il grande maestro del cinema torna dopo sei anni e si porta a casa la Palma d'oro, un film che è un manifesto del cinema, sperimentale.

7.  Super 8 di JJ Abrahms, un gruppo di ragazzini alle prese con una macchina da presa e un mostro alieno, con un tocco di Spielberg, emozionante.

8. Terraferma di Emanuele Crialese, l'immigrazione a Lampedusa nel 2011 raccontata  da uno dei migliori registi italiani in circolazione, forse un pò troppo autoriale.

9.  "Hapemus Papam" di Nanni Moretti. Non è il Moretti del Il Caimano, ma ci offre un discreto prodotto, che pone domande più che risposte, con una vicenda per i critici troppo fuori dagli schemi.

10. "Sucker Punch" di Zack Snyder, film visionario, altre parole non servono.

Giorgio Barison

lunedì 2 gennaio 2012

Addio Moronera

Il  Bosco della Moronera è uno dei più grandi boschi di pianura, ha una superficie complessiva di 100 ettari tra i comuni di Lomazzo, Rovellasca, Turate, Cirimido e Cascina Restelli, frazione di Limido Comasco. Il bosco quanto tale ufficialmente non è riconosciuto, non è delimitato, è di proprietà privata, anche se non è recintato e chiunque può entrarvi. Ne parlo perchè oggi questo bosco, grande quanto 100 campi da calcio, è in grande pericolo, come potete vedere dalle immagini sta subendo un grande disboscamento dall'inizio dei lavori della Pedemontana, la situazione potrà solo peggiorare....


addio bosco della Moronera


















Ringrazio per le foto il circolo locale di Legambiente.


Giorgio Barison

domenica 1 gennaio 2012

The Artist

George Valentin è un artista nel senso completo della parola, con orde di ammiratrici, un orgoglio insuperabile, una moglie acida, un maggiordomo tutto fare, tutto come i più classici dei divi. Peccato che il tempo passa anche per lui e così Valentin si trova da un momento all'altro "vecchio, antiquato, fuori moda", è un attore del cinema muto e non vuole per nessun motivo fare film sonori, tutto qui, come un luddista estremo, contro ogni tipo di evoluzione tecnologica. Da più alta tra le stelle di Hollywood si riduce a disoccupato, senza lavoro, mentre la nuova arrivata Peppy Miller, da lui scoperta, all'opposto tocca l'apice della celebrità.

Un film del 2011, anche se non sembra, è in bianco e nero, muto, solo didascalie in inglese con traduzione, gli unici suoni che si sentono sono risate e rumori di oggetti, film che sa di un'epoca lontana, Anni 20, ma che con un certo lavoro di analisi si può trasportato ai giorni nostri, dove l'evoluzione tecnologica rende vecchio ciò che fino ad un giorno prima era la moda, un'evoluzione che non lascia scampo. Jean Dujardin (George Valentin) è il protagonista assoluto con un'interpretazione straordinaria, coadiuvato da un simpatico cagnolino e da Berenice Bejo (Peppy Miller); le musiche di Loudovic Bource inevitabilmente sono protagoniste assolute di questo film, musiche caratteristiche degli anni 20 e 30, un clima ricco di malinconia.

"The Artist" ha ricevuto sei candidature ai Golden Globe, ed considerato tra i principali contendenti ai prossimi premi Oscar, è una produzione francese a basso budget, sarebbe davvero significativo se nel 2011 i maggiori critici dessero un segno premiando un film così fuori dagli schemi come questo.
Il 15 gennaio 2012 ha vinto tre Golden Globes per miglior commedia, miglior attore protagonista in una commedia a Jean Dujardin e miglior colonna sonora  a Loudovic Bource. "The Artist" è candidato a 10 premi Oscar, che saranno consegnati il prossimo 26 febbraio 2012 al Kodak Theatre di Los Angeles.

Voto: 8,5
Giorgio Barison