sabato 28 settembre 2013

Tra Imu e Aspes Butti non sbaglia

Ieri sera si è svolto il consiglio comunale, il primo dopo le vacanze estive, il presidente Giorgio Garofalo ha iniziato i lavori puntuale alle ore 20.30, obiettivo finire entro mezzanotte ad ogni costo, senza troppo fatica si è riuscito a terminare per le 23.15 circa. Dopo alcuni ordini del giorno si è giunti ai punti 3 e 4 dedicati alla variazione dell'I.m.u. e agli equilibri di bilancio. Temi molto delicati, l'assessore Giusy Cilia ha esposto con metodo tutta la relazione spiegando le ragioni dell'innalzamento fino alla percentuale massima per l'I.m.u. su seconde case, esercizi commerciali e capannoni, si passerà dal 0,86 al 1,06%, portando un introito pari a circa 800 mila euro, fondi che il Comune deve dare allo Stato per il Fondo di solidarietà. In soli tre mesi di mandato non è stato possibile trovare un altro modo per trovare tali fondi. La delibera è passata con tutti i voti favorevoli della maggioranza e 6 No dell'opposizione.  
Poi si è passato al punto 5 riguardante la società partecipata Aspes, secondo il decreto legislativo n.78 del 2010 tutte le società partecipate con gli ultimi tre bilanci in attivo dei Comuni sotto i 30.000 abitanti devono essere sciolte, l'atto di indirizzo presente ieri è stato approvato con 12 sì chiedeva di temporeggiare fino a quando non fosse più chiara la situazione di Aspes. In questo momento infatti una società di consulenza di Milano si sta occupando di fare chiarezza per la sua situazione di crediti e debiti verso confronti del Comune di Seveso, unico socio.
Infine l'assise si chiusa con l'approvazione della convenzione con cui la giunta ha scelto il nuovo segretario comunale, sarà Anna Lucia Gaeta attualmente a Lentate Sul Seveso. Saluta così dopo due anni Salvatore Ferlisi, il nuovo segretario riceverà uno stipendio inferiore del 40%.
Un consiglio comunale molto tranquillo, maggioranza e opposizione non si sono beccati più di tanto, eccetto per come trovare i fondi, qualcuno dice con la fantasia, altri tagliando alcuni servizi, un clima da amichevole di inizio stagione. Il parlamentino cittadino dovrebbe essere riconvocato verso la metà di ottobre.

Giorgio Barison

giovedì 26 settembre 2013

Rush

Niki Lauda e John Hunt: la sfida tra la vita e la morte. Questo potrebbe essere il titolo del nuovo film di Ron Howard (Apollo 13, Angeli e Demoni). Due uomini che con la loro rivalità fecero davvero la storia della Formula 1 degli anni 70'. Howard con coraggio mette in scena questa storia vera, anche tragica regalandoci un ottimo film. I due protagonisti, interpretati da Chris Hemsworth (Thor) e da Daniel Bruhl (Bastardi senza gloria), sono agli antipodi: il primo vanitoso, palestrato, squattrinato, inglese, il secondo austriaco, figlio di industriali, timido, calcolatore. Nelle corse però non potevano esistere uno senza l'altro. Le loro carriere sportive si rincorrono numerose volte intersecandosi al massimo nel campionato di Formula 1 del 1976, dove mettono a rischio la propria vita nel temuto Gp del Nurburgring il 1 di agosto. Lauda ebbe la peggio, rientrò a tempo record dopo due gare, ma il titolo fu vinto dal rivale. Hunt raggiunge il suo culmine e cadde rovinosamente, mentre per Lauda fu un nuovo importante inizio.
I due attori danno vita ad un film complesso per montaggio e molto coinvolgente, immersi in quello che era uno sport vero, a differenza di quello di oggi, dove gli spettatori attendono e si animano solo per un incidente alla partenza. Come nel calcio i grandi squadroni degli anni 60', la Formula 1 degli anni 70' era uno sport dove si rischiava sempre la vita e gli incidenti gravi erano all'ordine del giorno. Ron Howard usa al meglio tutte le possibilità degli anni Duemila con un uso intelligente del CGI, ricreando le atmosfere umide e piovose delle gare e le immagini all'interno degli abitacoli.
In definitiva un ottimo film su due personalità totalizzanti, ciascun spettatore sarà costretto a schierarsi per uno dei due, o Lauda o Hunt, sorretto inoltre da una sceneggiatura maestrale di Peter Morgan (The Queen, Frost/Nixon). Credo proprio che nei prossimi mesi ne risentiremo parlare per i premi di categoria.

Voto: 8

Giorgio Barison

mercoledì 18 settembre 2013

Anche a Seveso Ville Aperte

Si svolgerà dal 21 al 29 settembre prossimi l’undicesima edizione di Ville Aperte in Brianza, rassegna diffusa rivolta a permettere a tutti cittadini e turisti di riscoprire le ville e i parchi più suggestivi delle province di Monza e Brianza, Lecco e Milano.
Quest’anno per la prima volta il comune di Seveso parteciperà all'iniziativa. In particolare domenica prossima 22 settembre ci saranno tre visite guidate dal titolo: Tracce di memoria: il Seminario di Seveso e il Bosco delle Querce, prima al Seminario arcivescovile e poi al Parco regionale Bosco delle Querce, una visita composita anche per favorire la mobilità sostenibile tra due luoghi di tale interesse, uno storico-religioso e l’altro storico-naturale. Relatore al Seminario sarà Don Luca Corbetta, che in questi giorni si è trasferito a Venegono; invece la visita al Bosco delle Querce sarà possibile grazie alla collaborazione delle volontarie del circolo Legambiente “Laura Conti” di Seveso, Oriana Oliva e Patrizia Colombo. Le tre visite sono in programma alle 9,30, alle 15,00 e 17,00 e hanno durata di due ore circa, è previsto un corrispettivo di 3 euro per la visita. 
Per maggiori informazioni e prenotazioni: 
http://www.villeaperte.info/?page_id=62


Giorgio Barison

lunedì 16 settembre 2013

Friuli DOC

Sono stato lo scorso fine settimana a Udine, capoluogo di regione del Friuli Venezia Giulia, che delimita il confine dell'Italia a nord est. Questa volta l'occasione, oltre a  rincontrare parenti vicini e lontani, è stato il Friuli Doc, giunto alla sua XIX edizione. Si tratta della più importante manifestazione della città di Udine, una sorta di immensa fiera di prodotti locali che richiama visitatori da tutta la Regione e non solo, durante i quattro giorni sono state esposte tutte le eccellenze del territorio dal prosciutto, al Frico e quest'anno il tema centrale è stato il vino. Oltre a questo sono state organizzate una serie di iniziative collaterali come mostre fotografiche e d'arte, fino all'evento clou del sabato pomeriggio: l'incontro sotto alla loggia del Lionello con lo scrittore -alpinista Mauro Corona. L'atmosfera in città durante questi giorni cambia, diventa una città piena di bambini, giovani, adulti, anziani, tutti trovano, a diverse ore del giorno dal mattino alla sera inoltrata, un proprio spazio per godere e vivere fino in fondo una città generosa.
La loggia del Lionello by night
Giorgio Barison

sabato 7 settembre 2013

E l'eco rispose

Hosseini non lo leggevo dai tempi de "Il cacciatore di aquiloni" e ammetto quindi che attendevo molto questo nuovo romanzo e dico subito che in parte mi ha deluso. Siamo di nuovo in Afganistan in un villaggio povero un padre solo e due figli piccoli iniziano un viaggio verso Kabul, al ritorno torneranno senza la figlia Pari. Lei vivrà in una nuova famiglia abbiente, in una grande casa nel centro della città. Una casa che vedrà il passare dei decenni fino alla guerra dei primi anni Duemila. In un vorticare di storie e racconti concentrici è narrata l'epopea di un gruppo di personaggi vicini e parenti accomunati dall'Afganistan.

Mi è parso un arcipelago di storie, tutte collegate in modo anche avveniristico  ma non ho capito il succo della faccenda. Rimane piacevole con splendide descrizioni degli spazi e dei luoghi dalla Grecia all'Afghanistan fino alla California, ma manca la poesia e la favola del romanzo precedente, sono presenti troppe storie spezzate e divagazioni fuorvianti. Per me è quindi un deciso passo indietro rispetto ad altre letture. 


Imparai che il mondo non vede la tua anima, che non gliene importa un accidente delle speranze, dei sogni e dei dolori che si nascondono oltre la pelle e le ossa. Era così: semplice, assurdo e crudele. I miei pazienti lo sapevano.

Khaled Hosseini
453 pp
19,90 euro
Piemme Editore

Giorgio Barison

martedì 3 settembre 2013

Elysium

Neil Blomkamp, giovane regista classe 79', torna dopo due anni dal caso clamoroso di District 9, candidato come miglior film agli Oscar 2012. Forte di questo successo e con carta bianca con la casa madre Sony ha deciso di lasciare lo stile finto documentaristico e l'invasione aliena del precedente, rimanendo sempre nel grande campo della fantascienza. Troviamo una base filosofica maggiore, un mondo post apocalittico, ormai dato. Anno 2154 i ricchi hanno lasciato la Terra ormai devastata per clima e guerre e sono immersi nel "paradiso" orbitante di Elysium. I poveri, i cittadini della Terra, vivono in città che cadono a pezzi dove tutto è regredito, anche la più semplice visita ospedaliera è divenuta un miraggio. Max Da Costa (Matt Damon) e il ministro della Difesa (Jodie Foster) sono i protagonisti nei due mondi agli antipodi. Max, un giovane con precedenti, in seguito ad un incidente sul lavoro ha una sola possibilità di salvezza: andare ad Elysium, dall'altro Jessica Delacourt, un ministro senza pietà con i "terrestri", ha una brama di potere senza fine, ma propria questa la porterà alla rovina definitiva. A Max, solo a lui, sarà data la possibilità di sovvertire l'ordine di Elysium per salvare i cittadini della Terra e la sua vita.

Blomkamp sperimenta meno, ma colpisce per alcune idee narrative e per poco altro. Il film naviga veloce, la durata, 110 minuti, forse è uno dei lati negativi, più tempo sarebbe stato opportuno per approfondire alcuni aspetti lasciati in ombra (il passato di Max e Frey, le istituzioni e la vita ad Elysium). La visione distopica del film non è tanto lontana dal alcune profezie, la Terra è un pianeta molto e stanco e non riuscirà a reggere certi ritmi, come ne usciremo? Questo è uno degli interrogativi che pone il film.
Rimane un buon lungometraggio fantascientifico, non troppo innovativo, ricco di azione e con qualche spunto filosofico, un prodotto creato prima per intrattenere e poi per riflettere.

Voto: 7

Giorgio Barison