domenica 29 aprile 2012

Piano city

Piano city è la musica che invade la città, la musica del pianoforte. Pianisti professionisti, maestri, amatori, dilettanti potranno cimentarsi in brevi concerti aprendo le loro case per concerti gratuiti; mentre i luoghi significativi di Milano saranno protagonisti di eventi organizzati: Villa Necchi di una maratona musicale, la rotonda della Besana della piano storie per i bambini, poi ancora la Piano Battle e la Piano night per tutta la notte.
Le giornate saranno divise in tre fasce: mattina, pomeriggio e sera e ogni concerto avrà  una durata minima di 45 minuti. Piano city si svolgerà nel lungo weekend del 11-12-13 maggio per tutto il giorno nella città di Milano. Tra gli ospiti confermati ci sono tra gli altri Ludovico Einaudi, Gaetano Liguori, Francesco Grillo, Vinicio Capossela e Enrico Intra.
Piano City Milano prende ispirazione dalla manifestazione avvenuta a Berlino nel 2010, che interessò centinaia di pianisti. Per maggiori infromazioni QUI. Tra pochi giorni sarà ufficializzato il calendario degli eventi.
La musica invade la città, la musica dà vita alla città.

Giorgio Barison

venerdì 27 aprile 2012

No allo sbancamento, sì all'ampliamento


Ecco il comunicato stampa delle associazioni ambientaliste di "Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile":
BOSCO DELLE QUERCE E PEDEMONTANA
Avevano visto giusto gli ambientalisti che lo scorso 10 luglio 2011 hanno abbracciato il Bosco delle Querce di Seveso e Meda: questo Parco, simbolo del risarcimento per il danno provocato dall’industria chimica, sarebbe stato letteralmente squarciato dal passaggio dell’autostrada Pedemontana. Lo ha confermato oggi il Presidente della Provincia di Monza e Brianza ai referenti delle associazioni e dei gruppi ambientalisti.
“Il progetto definitivo vigente su cui la società Strabag vincitrice dell’appalto dovrebbe elaborare l’esecutivo – dichiara Alberto Colombo di Sinistra e Ambiente di Meda e portavoce locale del Coordinamento Insieme in Rete – prevedeva lo sbancamento di una grande porzione di Bosco. La modifica del progetto illustrata oggi dal Presidente Dario Allevi non risolve il problema perché non esclude ancora lo sbancamento”.
“Diciamo no allo sbancamento anche a tutela della salute della popolazione: ricordiamo che il Bosco delle Querce è una delle più preziose opere di bonifica esistenti e attorno ai suoi confini – proprio quelli che verranno toccati dall’autostrada – ci sono le più alte concentrazioni di diossina e lo ben evidenziano i prelievi certificati da ARPA”, dichiarano Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia e Gianni Del Pero, referente di WWF Lombardia:
“E’ ancora la città di Seveso – conclude Gemma Beretta, presidente del Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso - a essere colpita: con questa ulteriore variante del progetto e a causa della viabilità complementare della futura autostrada vedremmo anche la cancellazione dell’area di naturale espansione del Bosco delle Querce, quella prospiciente a via della Roggia, area che richiede ancora interventi di bonifica. I cittadini di Seveso, Monza Brianza e quelli della ‘città continua’ che si estende da Milano meritano invece tutela, verde, salute per un nuovo sviluppo rispettoso del vivente. Questo progetto di autostrada va invece nella direzione opposta”.




Giorgio Barison

giovedì 26 aprile 2012

Nuova Medateca

E' stata da poco inaugurata la nuova Medateca di Meda, spazio polifunzionale di quattro piani in superficie e due interrati che ospita oltre alla biblioteca, gli uffici cultura, lo sportello lavoro e la sede della Pro Loco. Una struttura al'avanguardia da ogni punto di vista, che permette la connessione gratuita tramite il wi-fi, uno spazio per studiare e per passare il tempo.
La Medateca si trova in Via Gagarin, non distante dalla precedente sede della biblioteca.
Gli orari sono i seguenti: martedì e giovedì dalle 10.00 alle 19.00, con orario continuato, mercoledì e venerdì dalle 14.30 alle 19.00, il sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Per gli orari noto con dispiacere la chiusura del lunedì, mentre la novità è l'orario continuato per due giorni a settimana, non presente credo in nessun altra biblioteca del sistema.
In tempi di crisi bisognerebbe sostenere ancora di più la cultura con opere di questo tipo, di sostegno e di ristrutturazione dei luoghi della cultura cittadini, come le biblioteche e le scuole, il comune di Meda ha avuto questo sguardo lungimirante, che molti altri non hanno finora avuto.
QUI per maggiori info.

Giorgio Barison

martedì 24 aprile 2012

40 Passi a Seveso

comunicato stampa:
Il Pd invita i cittadini ad un incontro pubblico:
“cambiamo insieme la città”
Venerdì 27 aprile alle 21 in via Redipuglia una serata sul consumo di suolo, Pgt e Ptcp


Il consumo di suolo torna ad essere al centro del dibattito cittadino.

Il Partito democratico di Seveso ha organizzato una serata a tema che si terrà venerdì 27 aprile alle 21 presso la sala conferenze di via Redipuglia.

“Difendiamo il territorio di Seveso e della Brianza”, questo il titolo dell’iniziativa che suona come un appello in una realtà come quella sevesina che fatica a trovare “luoghi aperti e di respiro” e quelli esistenti sono addirittura minacciati dalla politica di destra che “regna” a Seveso come in Provincia e in Regione.

All’incontro organizzato dai democratici sarà proiettato il film-documentario diretto da Andrea Boretti “40 passi. La verde Brianza e la città infinita”. Alla serata parteciperanno i consiglieri provinciali del Pd Elio Ghioni e Vittorio Pozzati, che faranno il punto della situazione sul Piano Territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp), mentre i rappresentanti del Pd locale chiariranno i principali contenuti del Piano di Governo del Territorio (Pgt). 


Il Pd cittadino è costantemente impegnato nella ricerca di strumenti nuovi che indichino uno sviluppo diverso da quello portato avanti per decenni da Pdl e Lega che hanno ridotto la Brianza una desolante distesa di cemento. Anche per questo da mesi è nato un gruppo che lavora settimanalmente nella sede del Pd per trovare “nuove vie di sviluppo per la città”. Il problema oltre che ambientale è anche socioeconomico perché in questi mesi è crollato un sistema retto esclusivamente da una crescita edilizia che si immaginava infinita."

Giorgio Barison

lunedì 23 aprile 2012

Diaz- Don't clean up this blood

Sangue. Botte. Genova. Poliziotti. Giovani. Diaz. "Don't clean up this blood" è è il discusso film di Daniele Vicari sui fatti del G8 di Genova del 2001. Il film è molto crudo e particolare; si concentra sui fatti relativi all'assalto alla scuola Diaz, dove erano presenti centinaia di manifestanti.

Numerose storie si intersecano in un film corale, c'è Luca, un giornalista della Gazzetta di Bologna che decide contro il volere del suo direttore di andare a Genova, Alma una manifestante tedesca, Max, capo del VII nucleo sperimentale del I reparto mobile di Roma,  altri giovani avvocati che collaborano con il Genova Social  Forum. Entrambe le parti sono mostrate, i manifestanti, ma anche i poliziotti con i loro dubbi e le loro intemperanze.

Il regista ha fatto una scelta molto precisa rappresentando i fatti come sono avvenuti secondo le sentenze passate in giudicato, sì torture, abuso d'ufficio, pestaggi senza ragione, azioni immotivate, ma senza entrare nelle dietrologie dei colpevoli degli alti organi della polizia, senza nominare in ministro dell'Interno Claudio Scajola, il presidente del consiglio Berlusconi, solo una presenza vaga dei dirigenti.
Un fondamentale documento per i posteri che fotografa la situazione brutale e inumana di quelle ore nella scuola Diaz senza colpevolizzare un mandante del'azione, ma già tutto questo è moltissimo, è un primo passo. Un vero pugno nello stomaco, durissimo, solo violenza per lunghi minuti. 
Aspettatevi un film molto più duro di quanto potreste immaginare, uomini che "schiacciano" altri uomini senza ragione e senza pietà. Un film per chi riesce a tollerare che uomini dello Stato sottomettano  e torturino altri cittadini. 


"«La più grave sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale dopo la Seconda Guerra Mondiale."


Voto: 7.5
Giorgio Barison

domenica 22 aprile 2012

Il Fuorisalone in Statale

In questi giorni è presente presso i cortili  e in alcuni spazi interni dell'Università degli Studi di Milano la mostra "Interni Legacy", evento collaterale del Fuorisalone del mobile 2012. Interni Legacy è organizzato dalla rivista Interni e da Arnoldo Mondadori Editore e sarà presente fino al 28 aprile. Artisti e design di tutto il mondo si sono prodotti in numerose opere artistiche legate al design italiano e utilizzando materiali originali, nel punto di incontro tra design e arte. QUI per maggior informazioni.
Ecco alcune immagini:



Giorgio Barison

sabato 21 aprile 2012

Sentire il mio passo sul sentiero

L'uomo ritorna alla montagna, con delicatezza, camminando piano. Sono quattro storie di ritorno alla montagna, molto diverse tra loro, quelle raccontate in questo documentario, "Sentire il mio passo sul sentiero" di Carlo Prevosti e Jacopo Santambrogio. Tutte accomunate dal filo comune di un profondo amore e un forte rispetto per la natura.
Si  parte da un rifugio del CAI sopra Lecco, gestito da Serena, che utilizza le erbe che trova in montagna in cucina, per poi passare alla  comune dell'appenino pavese sopra a Varzi, dove artisti, uomini e donne vivono insieme rispettando la natura e allevando forti cavalli, si conclude infine con Teresa, partita dal Colorado è giunta dopo un lunghissimo peregrinare in Val di Fassa, dove vive con le sue caprette.

Un documentario toccante, leggero in senso positivo, mostra la natura, nella sua essenza, un ritorno che fa bene al corpo e allo spirito, storie non di rifiuto della società, ma di progettualità, dove si realizza qualcosa, scelta precisa dei due autori Carlo Prevosti e Jacopo Santambrogio.
Un documentario, "Sentire il mio passo sul sentiero", che partito da un progetto per un bando, ha ricevuto poi un contributo dalla Fondazione Cariplo,è stato girato nel corso del 2010, ed è stato presentato al Trento Film Festival. Dopo Trento, il documentario è stato proiettato in numerosi festival italiani, e recentemente è stato proposto alla fiera "Fa la cosa giusta" a Milano.

Voto: 8
Giorgio Barison

venerdì 20 aprile 2012

Sbroja e desfescia



Domenica 22 aprile 2012 dal mattino fino alle 17,00
alla Petitosa di Seveso in via dei Castagni, 1
tel 0363 541800 (aperta tutti i pomeriggi tranne il lunedì)

Vuoi liberarti di giochi, vestiti, libri, oggetti per la casa, tregali non azzeccati, piccolo mobilio, elettrodomestici? O, al contrario, ti farebbero comodo?

Potrete lasciare tutto quello non vi serve più negli appositi spazi e dedicarvi anche voi al libero e gratuito accaparramento.

L'iniziativa è organizzata da Natur& e  dal circolo Legambiente di Seveso 

Giorgio Barison

mercoledì 18 aprile 2012

Udine

Il campanile del castello con l'angelo protettore della città.
Udine, capoluogo di provincia, nonchè centro principale del Friuli Venezia Giulia, è una città vivibile; una città raccolta intorno al suo centro storico, visitabile comodamente a piedi, a mio avviso troppo poco valorizzato. Per il centro storico meritano di attenzione: il castello, il loggione e il duomo, con alcuni affreschi del Tiepolo.
Una città a misura di uomo, soprattutto per tutti coloro i quali amano usare la bicicletta, qui  i ciclisti sono rispettati convivono pacificamente con le auto, anche se le piste ciclabili non sono molte.
Il loggione sede comunale.
Il modo migliore per raggiungere Udine è certamente con l'auto, attraverso l'autostrada A23 da Mestre, oppure in alternativa con il treno fino a Venezia Mestre e poi da qui si cambia per il treno regionale che porta a Udine città. La città si trova in una posizione strategica sia per raggiungere il mare che la montagna: si raggiunge Lignano Sabbiadoro e Grado in circa un'ora, così a nord invece si raggiunge in breve anche l'Austria e la Slovenia.
Da ritornarci al più presto.

Giorgio Barison

giovedì 12 aprile 2012

Si ritorna alle urne: Cesano Maderno

Anche a Cesano Maderno si tornerà alle urne, qui si presentano in 7 alla massima carica.
L'ultimo sindaco eletto è Marina Romanò, Lega Nord, che nello scorso giugno si è dovuta dimettere in seguito al commisariamento del comune, in seguito alle dimissioni di più della metà dei consiglieri, tra cui alcuni esponenti del Pdl che la sostenevano in precedenza.
Marina Romanò si ricandida ancora, sostenuta da Lega Nord e dalla lista civica "La Cesano che vogliamo", mentre il Popolo delle Libertà, sostiene Oscar Greco, presidente dell'associazione "Fiume Vivo". Per il centro sinistra c'è da rilevare il grande ritorno di Gigi Ponti, che ha accettato la candidatura dopo diversi mesi di corteggiamento; attualmente Ponti è segretario del Pd di Monza e Brianza, è già stato sindaco di Cesano Maderno dal 1990 al 2004. A sostenere Gigi Ponti, oltre al Pd, ci sono Sinistra Ecologia e Liberta, Italia dei Varloi, la lista civica "Vivi Cesano" e Udc. Gli altri candidati sindaco sono Matteo Gavioli per "Uniti per cambiare Villaggio Snia", Walter Mio, per il Movimento a 5 Stelle, Daniele Ceccarello, per "Un futuro per Cesano" e Luca Giugno, per Forza Nuova.
Numerosi appuntamenti animeranno la campagna elettorale, il prossimo sarà un incontro sulle legalità venerdì 13 aprile alle 21, presso la sala consiliare, organizzato da Sel, in sostegno di Gigi Ponti, a cui sarà presente anche l'attore, scrittore e consigliere regionale Giulio Cavalli, poi lunedì 16 aprile dalle 19 in piazza Esedra interverrà il comico Beppe Grillo.
per maggior informazione QUI

Giorgio Barison

mercoledì 11 aprile 2012

Si ritorna alle urne: Meda

Tra poco meno di un mese numerosi di voi, cittadini di Meda, Cesano Maderno e Lentate sul Seveso, sarete chiamati alle urne per eleggere il sindaco. Cerco di fare un pò di chiarezza.
A Meda si esce da cinque anni di giunta pressochè monocolore leghista di Giorgio Taveggia, che si ricandida  ancora per la quarta volta, a sfidarlo ci sono Bruno Molteni per il Pdl, medico noto in città, Gianni Caimi, ex infermiere in pensione, per il centro-sinistra, sostenuto da Pd, Idv, lista civica Sinistra e Ambiente, Wilma Galimberti, sostenuta dalla lista "Con Buraschi per Meda", gli altri sono Flavio Agostoni e Vermondo Busnelli. QUI e QUI  per maggior informazioni.
Tra le iniziative in programma per la campagna elettorale segnalo  l'incontro che il Partito Democratico di Meda organizza con Rosy Bindi per venerdì 13 aprile alle ore 17.15 presso il CFP Terragni, e soprattutto la serata di martedì 17 aprile alle ore 21, quando presso la Sala Consiliare sarà mostrato il documentario "40 passi, la verde Brianza e la città infinita", a cura di Andrea Boretti, sul consumo di suolo in Brianza; dopo la proiezione interverranno tra gli altri Gianni Caimi, Gigi Ponti, segretario del Pd di Monza e Brianza, nonchè candidato sindaco a Cesano Maderno e il consigliere regionale Pippo Civati.
Per mercoledì 18 aprile alle ore 21 è organizzato il faccia a faccia tra tutti i candidati sindaco presso l'aula magna della scuola "Anna Frank", in via Giovanni XXIII.

Giorgio Barison

martedì 10 aprile 2012

Uomini di dio

Un piccolo gruppo di monaci francesi vive con calma e serenità sulle pendici dei monti a Tibhirine in Algeria. Quando un gruppo terrositico infiamma il clima della zona. Prima dei civili, poi cittadini croati vengono uccisi barbaricamente.
Il monastero è un punto di riferimento fondamentale  per il piccolo villaggio, un baluardo di civiltà, di pace, di fratellanza.
I monaci,  otto per la precisione, sono guidati da Padre Christian, che è molto restio a permettere una difesa militare del monastero, così proseguono nelle loro attività di tutti i giorni: l'orto, la preghiera, le messe, il centro medico aperto a tutti.

Il loro animi si fanno sempre più cupi, padre Christophe teme per la sua vita, così come altri, la tensione in tutta la regione è molto alta, il prefetto invita i monaci ufficialmente ad abbandonare il monastero e a tornare in Francia, ma il loro rifiuto è secco. La brutalità umana non si fermò nemmeno di fronte alla preghiera.

Uomini di Dio è un film del 2010, vincitore del Gran Prix al Festival di Cannes e grande successo al bottheghino rancese. Un film lontano dai fasti, quieto nei suoi protagonisti, un piccolo gruppo di monaci, in un Paese ex colonizzato, l'Algeria. Una vicenda, poco nota, ancora con diversi punti interrogativi, che fa riflettere in modo inedito. La fede continua ad essere un baluardo sempre, un rifugio sicuro contro la violenza. Non esiste un solo Islam, ma diversi modi di intenderlo.

Voto: 7.5
Giorgio Barison

domenica 8 aprile 2012

Pensiero politico n2

L'uscita dalla politica di Umberto Bossi che segue di pochi mesi  quella di Silvio Berlusconi mi porta a delle riflessioni significative. E' finito un certo periodo della politica italiana. Umberto Bossi da un lato segretario della Lega Nord dal 1989 si è dimesso nei giorni scorsi, in seguito alle inchieste giudiziarie legate alla gestione economica del tesoriere Francesco Belsito, Silvio Berlusconi prima a luglio del 2011 aveva incaricato Angelino Alfano come segretario del Pdl, poi lo scorso novembre si è dovuto dimettere da presidente del consiglio.
E' il modo di fare politica nelle regioni del nord che è stato "bocciato", o meglio dire ha concluso il suo ciclo di vita, un modello basato sulla personalità del capo e sulle "amicizie", un modello che non ha portato i frutti sperati, chi il federalismo e chi la rivoluzione liberale. Un modello troppo legato al territorio e quindi incapace di avere un appoggio da tutta la nazione, ma solo da una parte.
Lega Nord e PDL ci saranno ancora nei prossimi mesi e anni, ma qualcosa dovrà per forza cambiare, i loro stessi militanti chiedono a gran voce un cambiamento nel modo di fare politica e una maggiore rappresentatività. Il vuoto che in parte lasceranno nei prossimi mesi sarà a disposizione dei partiti....
QUI un interessante editoriale di Ernesto Galli Della Loggia

Giorgio Barison

venerdì 6 aprile 2012

Tutto cambia, niente cambia.

Oggi sono tre anni dal terremoto che colpi L'Aquila. Erano le 3.32 del 6 aprile del 2009 quando un terremoto del grado 5.9 della Scala Richter colpì l'Abruzzo, in particolare l'area intorno a L'Aquila, provocando 308 morti.
La situazione della ricostruzione è in pessime converno Berlusconi, ma il centro storico e i comuni sono fermi a tre ani fa, non sono stati ancora liberati dal maceridizioni, sì sono state costruite centinaia di nuova abitazioni, rientranti nel progetto  C.A.S.E. del precedente governo. Per citare dei numeri nel centro storico de L'Aquila sono stati rimossi solo 211 mila tonnellate di macerie su 4 milioni, nel resto dell'area solo il 27% dei 1842 beni artistici, tra Chiese e palazzi. sono oggi agibili. vedi QUI
Si è preferito ricostruire da zero anziché provare a recuperare quello che c'era già, una generazione si è fermata, uomini donne e giovani sono senza un centro, senza un cinema, senza delle strade dove poter passeggiare, ricordiamoci tutto questo in questa giornata.
Oggi l'Aquila è una città fantasma.


Giorgio Barison

martedì 3 aprile 2012

Romanzo di una strage

La strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969, l'inspiegabile morte di Tullio Pinelli e l'omicidio del commissario Calabresi Calabresi. Queste sono le tre scene madri su cui si sviluppa, inizia e finisce il film, è storia, non è materiale inedito.
Marco Tullio Giordana torna al cinema per raccontare la storia del nostro Paese, come aveva fatto già  ne "I cento passi" e ne "La meglio gioventù", senza timore, vuole offrire a noi una verità.
Questo è un film molto più spinoso rispetto agli altri due citati, fin dall'inizio, la verità tuttora su Piazza Fontana non si conosce ufficialmente, colpevoli in Cassazione non ci sono stati, decine di indagati, ma nessun colpevole. La strage di Piazza Fontana e la morte di Pinelli sono due episodi nella memoria di ciascuno di noi, anche se non presenti, tutti ci siamo fatti una idea.
Un film che vuole raccontare molto, fose troppo, proprio per questo rischia di raccontare troppo, senza riuscire a fare centro. Il film si espone e molto, basandosi liberamente al libro di Paolo Cucchiarelli "Il segreto di Piazza Fontana": una parte dello Stato avrebbe operato contro lo Stato, collaborando una estremisti di destra con l'obiettivo di far ricadere la colpa della strage di Piazza Fontana sugli anarchici milanesi.
Valerio Matrandea e Pierfrancesco Favino hanno in questo film le loro migliori interpretazioni, due uomini veri, reali fino in fondo, con una profonda relazione di rispetto per i propri ruoli, ma non nemici, uno uomo dello Stato rimasto solo, l'altro, anarchico contro la violenza, morto inspiegabilmente, io faccio ancora fatica a credere al suo suicidio.
Forse dopo 43 anni era giunto proprio il momento di vedere rappresentata al cinema questa pagina di storia. Ma la verità non la sapremo mai, ci è stata nascosta.

Voto: 8

Giorgio Barison

lunedì 2 aprile 2012

Liceo Marie Curie....

La Fondazione Agnelli ha operato negli ultimi mesi una ricerca  al fine di ottenere una classifica di merito di tutte le  scuole superiori della Lombardia, in riferimento ai licei e agli istituti tecnici, gli istituti professionali non sono stati considerati in quanto indirizzano maggiormente all'ambito lavorativo. In totale sono state valutate 453 scuole.
I dati sono molto interessati, usciti oggi sul Corriere della sera Milano, vedi QUI, dicono come gli istituti di provincia ottengono risultati migliori di quelli delle grandi città in media. Per valutare in modo assoluto ogni istituto sono stati considerati i risultati ottenuti nel primo anno di università dai diplomati di ciascun istituto, i dati complessivi si riferiscono ai diplomati del 2006.
Con soddisfazione ho potuto rilavare come il "mio", o meglio dire "nostro", Liceo "Marie Curie", si è classificato all'undicesimo posto assoluto, per i licei scientifici al quarto posto, mentre per i classici al terzo; un risultato davvero considerevole, registrando una percentuale maggiore dell'80% di studenti che proseguono gli studi dopo il diploma di maturità.

Giorgio Barison

domenica 1 aprile 2012

80 anni per un grande firma

Oggi 1 aprile, tra le diverse ricorrenze, è il compleanno numero ottanta di Ettore Mo, per chi non lo conosce, è uno dei più importanti inviati di guerra del giornalismo italiano, ancora in attività per il Corriere della Sera.
Un personaggio raro di questi tempi, non ci racconta le vicende di palazzo a Roma e dell'economia, lui va all'origine di tutto, in posti lontani e scomodi, (Iran, Afganistan, Iraq, Niger, America del Sud), guardando con i propri occhi ogni situazione, oggi come trentanni fa. Iniziò come inviato speciale nel 1979 nell'Iran di Khomeini e ora, anche se ufficialmente in pensone continua a scrivere, o meglio a viaggiare nel mondo alla ricerca di storie da pubblicare. L'ultimo viaggio, in  Niger, è uscito proprio oggi sul Corriere.

Legato ad Ettore Mo possiedo un anedotto che ricordo con semplicità: una mattina di metà giugno di qualche anno fa mi trovavo in un bar in Via Solferino a Milano, (via dove si trova la sede del Corriere), quando vidi questo uomo evidentemente anziano, con una chioma di capelli bianchi, minuto, ossuto, ma dall'aspetto forte, con una grande mantella grigia, mentre sorseggiava un caffè, era Ettore Mo.
Mo continua il tuo viaggio, per fare viaggiare anche noi.
Giorgio Barison