lunedì 23 aprile 2012

Diaz- Don't clean up this blood

Sangue. Botte. Genova. Poliziotti. Giovani. Diaz. "Don't clean up this blood" è è il discusso film di Daniele Vicari sui fatti del G8 di Genova del 2001. Il film è molto crudo e particolare; si concentra sui fatti relativi all'assalto alla scuola Diaz, dove erano presenti centinaia di manifestanti.

Numerose storie si intersecano in un film corale, c'è Luca, un giornalista della Gazzetta di Bologna che decide contro il volere del suo direttore di andare a Genova, Alma una manifestante tedesca, Max, capo del VII nucleo sperimentale del I reparto mobile di Roma,  altri giovani avvocati che collaborano con il Genova Social  Forum. Entrambe le parti sono mostrate, i manifestanti, ma anche i poliziotti con i loro dubbi e le loro intemperanze.

Il regista ha fatto una scelta molto precisa rappresentando i fatti come sono avvenuti secondo le sentenze passate in giudicato, sì torture, abuso d'ufficio, pestaggi senza ragione, azioni immotivate, ma senza entrare nelle dietrologie dei colpevoli degli alti organi della polizia, senza nominare in ministro dell'Interno Claudio Scajola, il presidente del consiglio Berlusconi, solo una presenza vaga dei dirigenti.
Un fondamentale documento per i posteri che fotografa la situazione brutale e inumana di quelle ore nella scuola Diaz senza colpevolizzare un mandante del'azione, ma già tutto questo è moltissimo, è un primo passo. Un vero pugno nello stomaco, durissimo, solo violenza per lunghi minuti. 
Aspettatevi un film molto più duro di quanto potreste immaginare, uomini che "schiacciano" altri uomini senza ragione e senza pietà. Un film per chi riesce a tollerare che uomini dello Stato sottomettano  e torturino altri cittadini. 


"«La più grave sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale dopo la Seconda Guerra Mondiale."


Voto: 7.5
Giorgio Barison

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