sabato 21 gennaio 2012

Vento di Primavera

La seconda guerra mondiale e l'olocausto visti dagli occhi dei bambini, così si potrebbe sintetizzare questo recente film sulla deportazione degli ebrei francesi nel 1942.
Locandina originale del film.
Parigi 1942. Gli ebrei francesi iniziano una vita di privazioni, devono portare la stella gialla, non possono più frequentare i locali pubblici, ma i piccoli del quartiere di Montmartre riescono ancora a giocare e a divetirsi, con la loro spensieratezza caratteristica della età. Il terzo Reich ha deciso di deportare gli ebrei di Parigi, circa 24000, data prefissata il 14 luglio, poi posticipata al 16, per la festa nazionale della presa della Bastiglia, così nella notte tra il 15 e il 16 luglio avviene  una delle più imponenti operazioni di deportazione in Francia, circa 24.000 persone, tra uomini, donne e bambini vengono trasportati temporaneamente al Velodromo d'Inverno.
Le condizioni al velodromo d'inverno erano terribili, nonostante tutto un medico, ebreo ( Jean Reno)   cerca di dare una mano a bisognosi, con l'aiuto di un gruppo di infermiere, tra una volontaria protestante, Annette Monod ( Melane Laurent). Dopo alcuni giorni sono tutti trasferiti presso il campo di transito di Beaune de la Rolande nella Loira. Dopo poco salirono sul treno definito per Auschwitz....

Il film è uno spaccato inedito e nuovo, decisamente incentrato sul periodo prima del campo di sterminio di Auschwitz, i momenti prima della deporazione e quelli trascorsi presso il velodromo di Parigi e poi nel campo di transito in Francia, la regista Rose Bosch ha un'occhio di riguardo verso i bambini, uno sguardo insolito e diverso, sono proprio i più giovani che riescono a provocare negli altri un sorriso, anche nelle situazioni più pericolose.
Un solido film sull'Olocausto, un'importante opera di ricostruzione storica, di una pagina troppo spesso tralasciata.

Voto: 8
Giorgio Barison

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