venerdì 13 gennaio 2012

Art 112

Negli ultimi tempi si discutete a proposito di una possibile riforma del sistema giudiziario: divisione delle carriere, creazione di due Csm separati e altro ancora; un problema spesso sottovalutato che riguarda la giustizia è legato all'Articolo 112 della Costituzione, forse il più breve in assoluto, che dice: "Il pubblico ministero ha l'obbligo di esercitare l'azione penale". Questo perché spesso capita che giungano in ogni procura della repubblica numerosissime di notizie di reato, segnalazioni, ma non tutte si riescono a perseguire adeguatamente. 
Ciò porta  a due possibili soluzioni da parte dei costituzionalisti, due quanto mai opposte visioni del problema. La prima interpretazione osserva che il pubblico ministero deve perseguire tutte le notizie di reato senza alcuna scelta, quindi se non riesce a seguirle tutte, dovrebbero essere implementati i fondi per i pubblici ministeri, oppure si potrebbero abrogare alcuni reati minori, quasi mai perseguiti così da non doverli escluderli successivamente.
La seconda interpretazione considera invece le notizie di reato, le segnalazioni, come punti di una scaletta, che si potrebbero quindi mettere in un ordine di preferenza, secondo CRITERI DI PRIORITÀ', negli ultimi decenni sono stati attuati da diverse procure, il primo caso fu nella procura di Torino, tramite una circolare, questo secondo metodo però violerebbe secondo alcuni la Costituzione dal momento che essendoci una criterio di scelta, portando il tutto all'estremo si avrebbero alcuni reati perseguiti sempre e altri quasi mai,  venendo meno al diritto all'uguaglianza, poi si favorirebbe il reato non perseguito e non si potrebbe rieducare colui che commette il reato.
Tutti i reati vanno perseguiti.

Giorgio Barison

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