Il film parte con la storia di due fratelli
nel 2004 aprile. Augustin è un insegnante che grazie alla scuola prova a rifarsi una
vita nonostante tutto, l'altro Honorè è imputato nel tribunale internazionale di
Arusha per i crimini compiuti durante il genocidio, dieci anni prima. Torniamo
così indietro nel 1994 dove uno era un capitano dell’esercito, senza poi
combattere, anzi, fu considerato traditore per il solo fatto di avere come
moglie un tutsi e ricercato, riuscì a sopravvivere solo nascondendosi, mentre l’altro era il più celebre conduttore
radiofonico della radio del movimento para militare, che inneggiava ogni ora
del giorno allo sterminio dei Tutsi.
La famiglia di Augustin era considerata a metà, lui era hutu
la moglie tutsi e i figli misti, una situazione poco chiara per tutti. I tragici eventi di aprile portano alla fine
di questa famiglia i cui unici sopravvissuti furono i due fratelli.
Un film sul genicidio inserito in una
panoramica più ampia, si segue la storia di una famiglia per mostrare il tutto,
anche il ruolo deficitario del dipartimento di stato americano e la comunità
internazionale tutta, che non volle e non riuscì ad intervenire, lasciando i
ruandesi soli al proprio destino. Un film diverso da “Hotel Ruanda”, film precedente
di poco, del 2004, che tratta lo stesso tema, ma con i canoni della produzione
di Hollywood, con volti noti.
Un film diverso, sul ricordo, che ti entra dentro ogni aprile, quando iniziano
le stagioni delle piogge….
Voto:7
Giorgio Barison
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