martedì 7 febbraio 2012

Hugo.

Il grande spettacolo del cinema riasunto in 120 minuti, questo è Hugo Cabret, di Martin Scorsese. Difficile davvero, trovare un difetto, un film, molto di più, per tutti, parte dalle origini di "Viaggio sulla luna" di Melies del 1902 per arrivare al 2012 con l'uso del 3d, onnicomprensivo nel completo senso della parola: storia d'amore, guerra, amicizia, rancore, storia, cinema.

Hugo, è rimasto orfano, il padre, uno dei più importanti orologiai di Parigi, è rimasto coinvolto in un incendio, il suo unico parente rimastogli è Claude, lo zio che lavora alla stazione di Parigi. L'unico ricordo che è rimasto di suo padre è un piccolo automa di acciaio e ferro che nasconde un incredibile segreto. Hugo si destreggia riparando orologi e cercando di scoprire il segreto dell'automa, andando alla riscoperta della storia del cinema di George Melies, quello vero, ora ridotto a giocattolaio qualunque....
Un film unico, pensato interamente in 3 dimensioni, come pochi altri, la qualità è ottima, basato sul best seller per ragazzi ominomo di Brian Selznick, un film che come ricorda lo stesso Martin Scorsese ha voluto fare per far avvicinare al cinema la sua figlia minore di soli 12 anni.
Un giovane protagonista, Asa Butterfied, già visto ne "Il bambino con il pigiama a righe" , molto convincente, affiancato da diversi attori esperti in ruoli minori come Christopher Lee, nel librario, Ben Kingsley, nel ruolo di George Melies, Jude Law, è il padre di Hugo, Richard Griffiths, è Monsieur Frick. 

Film candidato a 11 premi Oscar, primo per numero davanti a "The Artist", le categorie tecniche sono il suo forte, voglio sottolineare l'eccezionale lavoro svolto dagli "italiani" Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo per le scenografie e gli arredamenti che hanno ricostruito interamente la Parigi degli anni 30'. Scorsese ha fatto centro anche questa volta cambiando genere e metodi ma tenendo inalterata la sua forza espressiva.

Un capolavoro per riscoprire il cinema che fu attraverso il cinema di oggi.

Voto: 9
Giorgio Barison

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