domenica 20 gennaio 2013

I grandi temi dimenticati

Mancano 5 settimane esatte alle elezioni politiche per il rinnovo del parlamento e del governo, tutti, politici aspiranti tali, comici, cabarettisti, hanno bisogno di visibilità e rilasciano interviste in tv, ai giornali alla radio, anche sui social network, l'importante è esserci, fin qui nessun problema, anzi. Ma il tema centrale è l'economia, lo spread, le tasse, tutti promettono di tagliare le tasse, chi in un modo, chi un altro, anche se poi sotto sotto sono consci che sarà ( quasi) impossibile farlo. Ecco così facendo molti altri temi, importanti a mio avviso, sono lasciati nel dimenticatoio, questioni a volte più vicine al quotidiano.
In modo arbitrario ho scelto tre macro aree: 1) i giovani, anch'io ne sono uno, come analizza con maestria Severgnini oggi, assenti dalle proposte, al massimo si cita il nuovo apprendistato della Legge Fornero (Monti) e prestiti d'onore (Finocchiaro) per le spese universitarie, non proposte concrete, le nuove generazioni sono ignorate, come un corpo estraneo all'interno del nostro Paese, 2) i diritti umani, come suggerisce bene Gabriele Nissim nel suo ultimo editoriale, cosa pensano i nostri politici candidati di fronte ai soprusi in Siria? e al clima intimidatorio della nuova Russia di Putin?
3) la tutela del paesaggio, come ambiestrunte e beni culturali comuni, sancito fin dalla nostra Costituzione all'articolo 9, il futuro del nostro Paese non passa solo dai professori di economia ma anche dai professori di ecologia, architettura, beni culturali, archeologia, restauro. L'Italia è il primo Paese al mondo per beni storici di interesse iniziamo a valorizzarli e non a distruggerli, ciò vale anche per il nostro territorio ogni giorno sempre più deturpato dal cemento. L'Italia da qui a vent'anni diventerà un Paese più brutto per colpa di troppa cementificazione.


Giorgio Barison

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