lunedì 31 ottobre 2011

Carnage


Con Carnage il controverso regista franco polacco Roman Polanski torna sugli schermi di tutto il mondo, con un film decisamente atipico, perchè svoltosi tutto in un solo ambiente: la casa della famiglia Longstreet, a New York.
Breve ma decisamente intenso, tratto da un'opera letteraria come il suo ultimo film, ( The Ghostwriter tratto dall'omonimo romanzo di Robert Harris del 2010), ci mostra il "massacro" tra quattro persone adulte, due coppie di genitori che discutono in seguito ad uno scontro fisico avvenuto tra i due rispettivi figli, l'obiettivo dell'incontro dovrebbe essere quindi quello di cercare di fare chiarezza e riappacificarsi, invece...
Da un incontro che doveva durare pochi minuti, si dilunga, fino a durare un pomeriggio intero, (indicazioni temporali mancano quasi del tutto), quattro adulti, due uomini e due donne la cui storia viene rapidamente narrata, dove discutono su molto: l'educazione dei figli, i valori, il lavoro, la vita, in un crescendo che raggiunge lo scontro fisico e una tensione eccezionale.
Polanski torna con un film apparentemente claustrofobico, dove si riesce a capire molto della situazione anche in un solo ambiente, film sull'essere umano, uomo o donna che sia, decisamente di alto livello, l'attenzione non può mai scemare, poiché ogni singola parola risulta determinante, qui la sceneggiatura è tutto. Consigliato agli amanti del teatro e di un cinema senza effetti speciali.

Voto: 8.5

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