domenica 16 ottobre 2011

Una manifestazione, non una guerriglia.


Ho scelto di aspettare un giorno dopo tutti gli avvenimenti di ieri pomeriggio a Roma per far raffreddare la situazione, per poterla commentare con più lucidità.
Per primo spiego cosa era stato organizzato per ieri pomeriggio in centro a Roma: la manifestazione italiana del movimento degli Indignados di tutto il mondo, che partiti dalla Spagna, ieri si sono svolte 951 manifestazioni in 82 Paesi. Il corteo della manifestazione è partito alle 14, per circa mezz'ora tutto tranquillo, poi ale 1430 iniziano i primi scontri e in poco tempo Piazza san Giovanni diventa un imbuto da cui nessuno può uscire. Per circa quattro ore un gruppo molto bene organizzato di black-bloc, con caschi e bastoni tengono sotto scacco le forze dell'ordine, mentre le migliaia di manifestanti pacifici di ogni età ed estrazione sociale, ragazzi, ma anche persone di sessanta e settantanni rimangono per lungo tempo sulla scalinata della basilica di san giovanni inermi cercando una via di fuga senza successo. Dopo quattro ore lo stallo si conclude con numerosi feriti da parte dei "violenti" e da parte delle forze dell'ordine.

Ora posso dire che è stata una grande occasione persa per colpa di un gruppo molto organizzato di violenti, che hanno impedito lo svolgersi regolare di una manifestazione pacifica. Poi si potrebbero evidenziare alcune problematiche legate all'ordine pubblico, ad esempio, perché le forze dell'ordine non hanno predisposto il divieto di sosta nelle vie dove si sarebbe svolta la manifestazione? forse non si sarebbe potuto filtrare il corpo della manifestazione, intercettando ancora prima le perosen più vioente?
Peccato anche perchè così alcuni canali di comunicazione hanno considerato questa manifestazione solo per i suoi connotati violenti e non nella sua globalità, dimenticando le migliaia di persone pacifiche che erano presenti in piazza, commettendo un errore di pochezza e superficialità.

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