martedì 15 maggio 2012

Dark Shadows

Tim  Burton è tornato e si vede. Per ora è rimandato, non riesco proprio a promuoverlo, con Dark Shadows, compie un passo indietro rispetto a quello fatto vedere in "Alice in Wonderland".
Non è un soggetto originale, Burton ci ha lavorato a lungo, "Dark Shadoiws" è stata una soap-opera tra il 1966 e il 1971, composta da più di 1000 puntate, trasposizione già di per sè quindi titanica, il tentativo è lodevole, ma il film nel complessivo non passa il vaglio di una visione.


Barnabas Collins inseguito alla maledizione di una strega, sua innamorata, è trasformato in un avido vampiro nel tardo tardo 700', dopo 200 anni viene "liberato" e si sveglia negli splendidi anni settanta della "sua" Collinwood. Collins torna nella sua vecchia tenuta di famiglia, Collinsport, ora abitata però dai suoi lontani eredi, umani.
Da questo presupposto si sviluppa il film, camminando sul sottile filo tra commedia, gotico e horror, che però cade precipitosamente nel finale.
Nell'ultima parte, evito spoiler, mi pareva di rivedere "Stardust", film del 2007  sempre con Michel Pfeiffer. Sì Jonny Depp è perfetto o quasi, con Chloe Moretz, che dopo Kick Ass è diventata una ragazzina cresciuta, troppo vera nella parte della figlia controcorrente "fatta" anni settanta, per il resto un'occasione persa. Un film con buon propositi, forse troppi, che scivola gravemente nel finale.
Tim, ti aspetto al prossimo film con maggiori speranze.

Voto: 6
Giorgio Barison

Nessun commento:

Posta un commento