mercoledì 30 maggio 2012

Cosmopolis

Dopo neanche un anno David Cronenberg è tornato al cinema, dopo Freud e Jung di "A dangerous method", eccolo con la trasposizione di un romanzo contemporaneo Cosmopolis di Don DeLillo.
Una giornata nella limousine di un miliardario newyorkese della new economy Mike Packard. Ha tutto, soldi, potere, donne, il mondo ai suoi piedi, ma a lui non basta niente, vuole sempre di più è avido di soldi, di donne, di sesso.
Un film che dire sconclusionato è fargli un complimento, troppo troppo centrato su un uomo distruttivo e in cerca solo di eccitazione, sempre come unico pensiero. Prolisso a non finire, in una New York di inizio ventunesimo secolo che sembra essere uscita da un Blade Runner contemporaneo: attentati, black block, molotov, sangue, violenza, in tutto questo il signor Packard gira nella sua limousine silenziosa imperturbabile.
Un film pieno di parole economiche, filosofiche, ma dopo dieci minuti nemmeno ci si chiede perchè tutto questo? dove andrà a parare? senza ottenere mai alcuna risposta. Un film che lascia dentro interrogativi e rabbia.

Voto: 5

Giorgio Barison

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