giovedì 8 dicembre 2011

Analisi di uno spettatore 2


Il governo Monti è in carica tra circa tre settimane e nei giorni scorsi è stata presentata la manovra economica "Salva Italia", dal valore di 30 miliardi di euro lordi, si prevede di approvarla per la pausa natalizia. Consapevole che potrebbe subire ancora delle modifiche, vorrei analizzare e commentare alcune misure, a mia discrezionalità, da profano dell'economia e della politica.

1)Le pensioni. Sono un super macro argomento, da una parte l'età pensionabile è stata alzata per tutti, eliminando le pensioni di anzianità, dal 2018 tutti, uomini e donne, andranno in pensione a 66 anni.
La seconda parte prevedere il blocco dell'aumento dovuto all'inflazione ( indicizzazione), prima era posto a 900 circa, poi ieri è stato alzato a 1400, tre volte la pensione minima.
Questa seconda parte è stata oggetto di forti critiche, dal momento che colpisce anche i redditi più bassi indistintamente dalle condizioni di ciascuna famiglia. Per me si dovrebbe alzare a quota 2000, provando a colpire le pensioni d'oro quelle oltre ai 10.000, chiedendo un contributo di solidarietà forzoso del 2% una tantum per il 2011 e il 2012. Misure estreme e forti che sono richieste da questa situazione di emergenza.

2) Patrimoniale. Sì la tanto nominata patrimoniale che serpeggiava tra i corridori come prima norma di emergenza dopo le riflessioni dei ministri è stata praticamente cancellata. E' rimasta solo una mini patrimoniale, come definita dal Corriere della Sera, che incide con un bollo del 0,1% su tutti gli strumenti finanziari ( fondi comuni, polizze vita, titoli), salendo al 0,15% nel 2013.
Che dire è una misura minima, che incide pochissimo sul complessivo della manovra, ritengo che la patrimoniale, imposta dal governo Amato nel 1992, si potrebbe riproporre, rivista in alcuni punti. La patrimoniale è una tassa secca sui conti correnti, intesa come quella del 1992, su cui si preleva sui conti una quota fissa come una tantum, allora fu del 6 per mille, questa volta potrebbe essere del 3 per mille ed esentare dal prelievo i conti correnti inferiori ai 12.000 euro.

3) Carburanti. Carburanti intesi, come potrete facilmente immaginare come la salita vertignosa dei prezzi al dettaglio di super e diesel, che due giorni fa hanno avuto un incremento immediato rispettivamente di 8 e 11 centesimi; l'ennesimo di quest'anno. L'aumento è giustificato dal governo dalla necessità di introiti maggiori. Io dico che dai carubranti già lo stato riceve troppo, le accise per le guerre degli anni 30, le alluvioni, i terremoti dell'Irpinia, del Friuli, forse si potrebbe cercare fondi da altre parti.
I fondi utili si potrebbero ottenere attraverso diverse vie, una potrebbe essere il livellamento degli stipendi dei parlamentari alla media europea, la seconda far pagare l'Ici ai beni non di culto della Chiesa cattolica, terza bloccare opere costose che non sono la priorità a mio avviso del Paese, come il Ponte sullo Stretto di Messina, la Tav Milano-Genova e Torino- Lione.

Il governo Monti non ha fallito, ma avrebbe potuto fare molto di più e essere più incisivo in un momento di crisi come questo, siamo ancora però all'inizio.
Giorgio Barison



Nessun commento:

Posta un commento