mercoledì 19 dicembre 2012

Lo Hobbit Un viaggio inaspettato

Peter Jackson torna sul suo lavoro più bello con Lo Hobbit Un viaggio inaspettato, le avventure della terra di Mezzo create più di settantanni fa da un genio come Tolkien, questo volta indaga l'origine di tutto. Il film sarebbe un prequel, ma passati ormai dieci anni dalla trilogia del Signore degli Anelli tutto diventa diverso, nuove tecnologie, vedi Hfr 3d, nuovi attori e per ragioni commerciali, tre film tratti da un solo libro, ogni minimo dettaglio viene quindi trattato con adeguato spazio. Il risultato è un lavoro che sembra perfetto dal lato di produzione un pò meno per le emozioni che riesce a trasmettere allo spettatore. 
Partendo dai legami con la "precedente" trilogia tra vecchi e nuovi attori si riparte da capo con una nuova compagnia con dodici nani, guidati da Thorin (Richard Armitage), uno stregone, Gandalf e uno hobbit, proprio lui Bilbo Baggins della contea (Martin Freeman) destinazione la Montagna Solitaria controllata dal temuto Smaug. Nel viaggio gli imprevisti non mancheranno e un piccolo oggetto prezioso dal valore inestimabile entrerà nelle mani di Bilbo, il tesoro di Gollum.                                                                                      Il film bisogna ricordarlo è solo il primo di una trilogia, gli altri due usciranno nel 2013 e nel 2014, dedicati al solo Lo Hobbit permettendo così una rappresentazione molto fedele, premesso ciò il giudizio non può che essere parziale visto che solo dopo tutti e tre si potrà giudicare il lavoro completo del regista. Dopo una lunga visione, sì vi dovete preparare a 166 lunghi minuti di 3d, rimane una bella avventura che però non mi ha fatto battere il cuore, non mi ha rapito, un buon prodotto, per svagarsi, ma forse lo dico da profano di Tolkien, troppo concentrato al background della compagnia e non a sufficienza all'azione dell'avventura vera e propria.  
Peter Jackson è tornato, prima c'era Elijah Wood adesso Martin Freeman.

Voto: 7.5

Giorgio Barison

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