domenica 9 dicembre 2012

Addio (ai) Monti


Citando un famoso incipit di Alessandro Manzoni, nei prossimi giorni, tempo di approvare la legge di stabilità e il decreto Ilva, diremo addio al governo Monti, in carica da un anno, guidato da un stimato economista come Mario Monti. Qui per saperne di più. Opinioni opposte e diverse sorgono in seguito a questa scelta , ma credo si possa dire che Monti ci ha dato credibilità in ambito europeo e ha sistemato i conti del nostro  Paese. Il presidente del consiglio è giunto a questa scelta drastica dopo la mancata fiducia avuta in parlamento da parte dell'intero gruppo del Popolo della Libertà sul disegno di legge sviluppo venerdì 7. Questa astensione è decisamente consequenziale a mio avviso al ritorno in campo di Silvio Berlusconi, che mercoledì ha annunciato che si ricandiderà come presidente del consiglio alle prossime elezioni, per la sesta volta. Quindi la responsabilità di questa fine prematura di legislatura è dovuta solo a Silvio Berlusconi, impedisce così una conclusione più consona compiendo anche un dietro front di 360° gradi, dopo aver sostenuto Monti  per un anno. La fine immediata o quasi, prima di Natale sicuramente,  non permetterà di votare alcuni importanti provvedimenti come il decreto per il riordino delle province e il decreto per la delega fiscale per non parlare poi della tanto auspicata nuova legge elettorale.
Da sabato sera è iniziata una nuova campagna elettorale, lunga fino a febbraio, quello che succederà da oggi fino al quel momento per la nostra economia e il nostro Paese nessuno può saperlo, gli speculatori e l'Europa di certo non staranno ad aspettare fino al prossimo governo.

Giorgio Barison

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