sabato 21 luglio 2012

Riordino (forse) delle province.

Ieri è stato annunciato dal ministro della funziona pubblica Patroni Griffi il riordino delle province italiane, si passerà così da 110 a 43, usando due parametri insieme i 2.500 km quadrati e i 350 mila abitanti, chi non li rispetta è tagliato.
Da  un anno a questa parte non è il primo annuncio di questi tipo, questa volta dovrebbe essere quella definitiva, il ministro Griffi ha deciso di aprire un tavolo di confronto con le province italiane per coordinare questo delicato momento di passaggiodi competenze e di territorio. Nelle 43 sono comprese anche le 10 città metropolitana che nasceranno il 1 gennaio 2014, tra cui Milano, Roma, Genova, Napoli.
In Lombardia ne rimarrebbero solo due Milano come città metropolitana e Brescia, le altre si dovrebbero accorpare, per la nostrana provincia di Monza e Brianza sono due le ipotesi più accreditate: un ritorno in quella di Milano oppure la costituzione della Grande Brianza, che comprenda le precedenti province di Monza, Como e Lecco. Dopo la riorganizzazione i nuovi enti provinciali avranno funzioni di tutela ambientale, pianificazione territoriale e del trasportol ocale, perdendo invece la competenza per il mercato del lavoro e per l'edilizia scolastica.
Questo nuovo riordino trovo il mio parere favorevole, è una via di mezzo tra la cancellazione completa e la una presenza troppo capillare come era prima, ed è un primo passo verso il taglio dei costi della macchina burocratica dello Stato. La provincia di Monza e Brianza non era utile, almeno per me, è un 'ente in più, che ha portato nuovi dipendenti stipendi politici da pagare, una provincia troppo piccola, anche se molto abitata, nata già monca, che (forse) nei prossimi mesi cesserà di esistere.

Giorgio Barison

Nessun commento:

Posta un commento