martedì 5 agosto 2014

Transformers - L'era dell'estinzione.

Copyright screenrant.com
Michael Bay ripete la sua migliore ricetta per creare il quarto capitolo della saga tratta dai celebri giochi della Hasbro. Un nuovo capitolo ambientato cinque anni dopo il terzo conclusosi con la battaglia di Chicago. E' un seguito ma anche una nuova ripartenza, un reboot, si riparte con diversi nuovi attori principali tenendo gli stessi ritmi e modalità e qualche vecchia conoscenza come i tipici grandi effetti speciali e le spettacolari scene di azione.
Questa volta il malcapitato umano che entra in contatto con i transfomers è Cade Yeager (Mark Wahlberg), inventore sfortunato, che si ritrova tra le mani per caso Optimus Prime, senza nemmeno troppa convinzione prova a sistemarlo e rimetterlo in funzione. Nel frattempo il capo della Cia ha stipulato un patto con un cacciatore di taglie Lockdown il cui obiettivo è fare fuori tutti gli Autobot ancora esistenti e ottenere il "seme". Ora i transformer sono considerati nemici degli umani a tutti gli effetti e gli Autobot sono costretti a nascondersi. A partire da alcune resti di Megatron lo scienziato Joshua Joyce con la sua industria robotica Ksi ha iniziato a dare vitaa una nuova serie di transformers evoluti creati in laboratorio.
Dietro a tutto c'è però le mente di Megatron, Yeager insieme alla figlia e al suo fidanzato proverà quindi a salvare il destino della Terra aiutato dagli ultimi Autobot rimasti in una immensa battaglia senza fine.
La bella di turno non manca nemmeno in questo episodio, è Nicola Peltz, nel film la figlia di Cade Yeager, classe 1995, segue le orme di Megan Fox e di Rosie Huntington- Whiteley. Mentre nelle location si nota ormai l'influenza orientale anche in un film così hollywoodiano, infatti tra i governi citati c'è anche quello cinese e numerosi scontri sono ambientati a Hong Kong.
In conclusione un film con i tradizionali ingredienti dei precedenti con un pizzico di ironia, battaglie senza fine, scarsi dialoghi che creano un buon intrattenimento estivo, ma meglio non provare a chiedere di più.

Voto: 6

Giorgio Barison

Nessun commento:

Posta un commento