Entrando nello specifico della sua rielezione Napolitano accettando l'incarico ha fatto in parte un sacrificio molto grosso, rimangiandosi le sue parole di qualche giorno fa, quando rifiutava nel modo più categorico una sua rielezione. Constatato questo risultato politico devo però a malincuore registrare che il responso del voto del 24 e 25 febbraio non è stato tenuto in alcuna considerazione. Il voto di milioni di cittadini per un cambiamento della politica, alcuni verso il Movimento 5 stelle, altri per altre liste (Pd- Sel), è stato come esautorato di ogni senso, semplicemente rieleggendo di nuovo chi c'era prima. Non voglio sembrare qualunquista, ma rieleggere di nuovo lo stesso presidente, lo dico ben conscio della necessità di stabilità del Paese, non è un buon segnale, simboleggia la pochezza dei politici nostrani in questo momento. Adesso sono costretto a guardare avanti, anche se con non troppa fiducia, cosa è cambiato in fondo rispetto a un mese fa? Fino a quando questo bisogno di rinnovamento potrà essere inevaso? Domande per ora senza risposta.
Un governo dovrà essere formato per svolgere almeno le attività più urgenti come una nuova legge elettorale, altrimenti tornando al voto si avrà una 'altra situazione di stallo. Poi siano i cittadini a scegliere di nuovo con, forse, un'arco parlamentare un pò diverso chi dovrà affrontare questo momento difficile. I cittadini devono avere la possibilità di incidere su chi li guida, con il voto intendo, la democrazia non può essere commissariata a tempo indeterminato.
Giorgio Barison
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