martedì 9 aprile 2013

Come un tuono

Una tragedia in tre atti distinti legati da un filo, forse un pò troppo sconclusionati in alcuni passi. Luke Il Bello (Ryan Gosling) è al centro del primo atto. E' un biker acrobatico che campa esibendosi nei circhi, senza una vita regolare, conosce Romina una sera e dopo molto tempo scopre di avere avuto un figlio da lei. Molla tutto e decide senza pensarci troppo che si vuole dedicare al piccolo Jason e alla madre, peccato che nel frattempo Romina si sia legata con un altro uomo. Luke combatte contro una dura realtà per farsi una vita "normale" per suo figlio con risultati troppo alterni, che lo vedranno al centro di rapine e scontri fatali con la polizia.
L'intento del regista è molto ampio e vario: mostrare e descrivere le problematiche interne di diversi personaggi: Luke, Romina, Avery Cross e i due figli. Questo tentativo però nello svolgimento richiede una mole di sotto trame ed eventi che rendono alcune scelte di sceneggiature poco comprensibili davvero, si veda il meccanico con Luke, o l'ambiguità di fondo di Avery. Sotto trame di una America di provincia tremendamente corrotta e dove la giustizia decisamente non trionfa, solo dopo mesi, anzi 15 anni, qualcosa riesce a tornare al suo posto.
Derek Cianfrance, regista e sceneggiatore alla sua seconda prova dopo il quasi cult Blue Valentine, confeziona un film inserendo alcuni tocchi personali, ma che dopo oltre 120 minuti non decolla. Ryan Gosling si riconferma dopo i successi di Drvie e le Idi di Marzo, facendo del suo meglio nei suoi pochi minuti a disposizione; invece Bradley Cooper, qui come Avery Cross, appare un personaggio ambiguo, il cui senso di colpa, visibile, non è mai chiaro fino in fondo. In poche parole un film forte, che alla fine cerca di risalire, ma che lascia troppo poco pathos dentro.

Voto: 6

Giorgio Barison

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