mercoledì 5 febbraio 2014

Un viaggio atteso: Hobart

Un viaggio per me atteso è stato quello a Hobart, prenotato addirittura a inizio dicembre, dove sono stato per una settimana da mio zio Ma
rio. Una città e una terra la Tasmania che sembrano e sono molto lontane. Una terra molto isolata dove si è sviluppata una natura unica al mondo. Hobart è una città piccola in confronto alle metropoli Melbourne e Sydney, “solo” 200.000 abitanti, adagiata sulla foce del fiume Derwent e sormontata dalla vetta che misura 1270 metri del Monte Wellington. Io ho esplorato molto la città, visitando il museo della Tasmania e la galleria d'arte, il celebre, qui almeno, Salamanca market con prodotti tipici da tutti lo stato il sabato. Sono poi salito sul Monte Wellington, ascesa in bus e discesa a piedi, una bella camminata piena di riflessioni di dieci chilometri in mezzo alle nuvole basse e alla natura. Non potevo evitare di visitare il MONA, museum of old and new art, l'attrazione più interessante e unica della città, incastonato sulla sommità di una collina tra le rocce, di proprietà di David Walsh, miliardario tasmaniano, che qui ha raccolto tutta la sua raccolta di opere d'arte antiche e nuove e ospita numerose mostre temporanee.
Sono appena tornato ieri sera e già riparto, domani infatti vado a Greendale, a 80 km da Melbourne per fare woofing: lavoro in campagna in cambio di vitto e alloggio, vi spiegherò meglio in seguito. Vado anche perché ormai la città mi stava stretta e mi piace essere in viaggio, conoscere persone e posti nuovi e poi sarà una buona occasione per migliorare l'inglese.
Sono già passati tre mesi da quando sono qui in Australia, dall'altra parte del mondo, un traguardo importante potrei dire, guardo davanti in modo positivo ho ancora alcuni mesi da vivere qui fino in fondo poi ritornerò alla mia vita in Italia, il mio Paese.

Il viaggio continua.

Giorgio Barison

1 commento:

  1. praticamente ti fai un anno senza l'inverno, ma praticamente quest'anno l'abbiamo saltato anche noi, poco freddo, niente neve, solo tanta acqua. alla prossima

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