venerdì 12 luglio 2013

La migliore offerta

Giuseppe Tornatore è considerato dai critici il più internazionale tra i registi italiani. Con La migliore offerta ritorna a girare completamente in inglese, dopo quindici anni, quella volta fu per La leggenda del pianista sull'oceano. Questa scelta è determinante, i temi trattati sono riconducibili alla filmografia di Tornatore solo dopo una lunga riflessione, qui troviamo al centro la differenza tra il vero e il falso e l'amore.
Il  vero e il falso dell'arte, il vero e il falso nelle relazioni sentimentali si infittiscono fino a diventare la medesima sostanza, Virgil Oldman (Geoffrey Rush), citazione nascosta all'autore dell'Eneide?, ha l'arduo compito di districarsi tra illusioni e realtà, lui così timoroso del mondo e conoscitore solo delle sue aste. Anche lo spettatore comune si ritrova nella stessa posizione, poiché la narrazione offre ben pochi privilegi. Di fronte ha una massa immensa di trame e sotto trame, ricche di rimandi microscopici, allusioni determinanti e molto altro ancora, tanto che i più comprenderanno un primo livello, quello esteriore e superficiale, mentre solo pochi potranno comprendere il film fino in fondo. Detto ciò la La migliore offerta è un film d'autore per tutti, dove ciascuno potrà avere una propria visione dei fatti, più o meno soddisfacente.
A nostro fianco alla ricerca del vero amore e della verità abbiamo il battitore d'aste Virgil, un personaggio a tutto tondo, perfetto, unico, su cui il regista ha lavorato moltissimo e che solo Geoffrey Rush avrebbe potuto interpretare. Un personaggio che è meticoloso, ossessivo, rigoroso e freddo, grazie a cui il film rimane solido e in piedi. Virgil è così protagonista di una storia d'amore impossibile con una giovane ricca ereditiera, Claire, che soffre di una rara forma di agorafobia, la quale le impedisce di uscire di casa da 12 anni, pian piano riuscirà ad ottenere la sua fiducia. Sicuri che sia una persona autentica?
Oltre a Rush ci sono anche altri importanti attori come Donald Sutherland, qui relegato in un ruolo troppo secondario e Jim Sturgess in una discreta prova, mentre mi ha sorpreso la giovane Sylvia Hoeks che interpreta Claire, tutti sono curati nei minimi dettagli compresa l'enigmatica nana savant.
In conclusione La migliore offerta è un film magistrale, che richiede un alto livello di attenzione, dove la verità non si scopre agevolmente, e soprattutto ci ricorda che l'amore non può essere l'illusione di una volta sola, ma una partita da giocare giorno dopo giorno, anno dopo anno per tuta la vita, rischiando e provando, in una sola parola vivendo, altrimenti si rischia di essere abbagliati da una colossale bugia.
Forse un capolavoro.

Voto: 8

Giorgio Barison

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