Ecco il comunicato stampa delle associazioni ambientaliste di "Insieme in rete per uno sviluppo sostenibile":
BOSCO DELLE
QUERCE E PEDEMONTANA
Avevano visto giusto gli ambientalisti che lo scorso
10 luglio 2011 hanno abbracciato il Bosco delle Querce di Seveso e Meda: questo
Parco, simbolo del risarcimento per il danno provocato dall’industria chimica,
sarebbe stato letteralmente squarciato dal passaggio dell’autostrada
Pedemontana. Lo ha confermato oggi il Presidente della Provincia di Monza e
Brianza ai referenti delle associazioni e dei gruppi ambientalisti.
“Il progetto definitivo vigente su cui la società Strabag
vincitrice dell’appalto dovrebbe elaborare l’esecutivo – dichiara Alberto Colombo di Sinistra e Ambiente
di Meda e portavoce locale del Coordinamento Insieme in Rete – prevedeva lo
sbancamento di una grande porzione di Bosco. La modifica del progetto illustrata
oggi dal Presidente Dario Allevi non risolve il problema perché non esclude ancora
lo sbancamento”.
“Diciamo no allo sbancamento anche a tutela della
salute della popolazione: ricordiamo che il Bosco delle Querce è una delle più
preziose opere di bonifica esistenti e attorno ai suoi confini – proprio quelli
che verranno toccati dall’autostrada – ci sono le più alte concentrazioni di diossina
e lo ben evidenziano i prelievi certificati da ARPA”, dichiarano Damiano Di Simine, presidente di
Legambiente Lombardia e Gianni Del Pero,
referente di WWF Lombardia:
“E’ ancora la città di Seveso – conclude Gemma Beretta, presidente del Circolo
Legambiente Laura Conti di Seveso - a essere colpita: con questa ulteriore
variante del progetto e a causa della viabilità complementare della futura
autostrada vedremmo anche la cancellazione dell’area di naturale espansione del
Bosco delle Querce, quella prospiciente a via della Roggia, area che richiede
ancora interventi di bonifica. I cittadini di Seveso, Monza Brianza e quelli
della ‘città continua’ che si estende da Milano meritano invece tutela, verde,
salute per un nuovo sviluppo rispettoso del vivente. Questo progetto di
autostrada va invece nella direzione opposta”.
Giorgio Barison
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