Martin Scorsese e
Leonardo DiCaprio fanno ancora colpo. Raggiungedno livelli di alto
cinema con The Wolf of Wall Street. Film questo tratto dalla storia
vera di Jordan Belfort, broker di borsa che in pochissimi anni, tra
il 1987 e il 1994, è diventato milionario truffando centinaia di
risparmiatori. Estremo è l'aggettivo giusto per descrivere
l'interpretazione e la vita di Belfort nella realtà e nel film. Una
vita dissoluta, depravata al massimo prima per raggiungere i suoi
obiettivi e poi per goderne appieno i frutti. Un film estremo e
quindi non per tutti, le fan dell'eore di Titanic avranno forse il
mal di stomaco di fronte a tutti uesti festini a base di droga, orgie
e alcol tra una partita in borsa e un'altra.
Di Caprio dalla sua
riesce a calarsi perfettamente nel personaggio e compie un'ottima
interpretazione, riconosciuta tale anche da stampa e critici avendo
ottenuto un Golden Globe e una nomination agli Oscar, (saranno
consegnati il 2 marzo). Un film molto lungo, tre ore quasi, lo voglio
ricordare, si parte dalla fine e si torna all'inizio come nel miglior
stile di Scorsese e del cinema degli ultimi vent'anni per mostrarci
al meglio tutta l'ingordigia e la depravazione di Belfort e di tutti
quelli che lavorano per lui uomini e donne.
Un film forte che non
giudica il passato ma lo mostra e basta, con attori eccezionali oltre
a Di Caprio desidero citare Jonah Hill e Matthew McConaughey. Le note nostrane
di Gloria di Umberto Tozzi e la cover rock di Mr Robinson
arricchiscono uno dei migliori film della stagione magistralmente
diretto.
Voto: 8
Giorgio Barison
bel film, condivido il tuo pensiero, è vero il film non giudica, anche se termina con un "sospiro morale" quando inquadra l'ispettore FBI sul tram, con un viso riflessivo e sereno, con altri viaggiatori di uomini semplici e umili...
RispondiEliminadici il vero, il personaggio del detective rappresenta credo lo sguardo definitivo del regista.
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