Decido di andare a
vedere questo film dopo averne letto molto bene, specie per le
interpretazioni di Christian Bale e del duo Adams / Lawrence, e dopo
che ha ricevuto la bellezza di sette nomination ai Golden globes.
Solo in parte ha rispettato le mie aspettative.
American Hustle è
una bella foto patinata di fine anni 70' che dura ben 138 minuti,
davvero un'enormità. Irving Rosenfield (Christian Bale) è un
imprenditore dalla doppia vita, proprietario di lavanderie e
truffatore nel retrobottega, dopo aver conosciuto la affascinante e
avvenente Sydeny Prosser (Amy Adams) espande i suoi affari grazie a
falsi conti in Inghilterra. Un giorno però vengono scoperti dal FBI.
La coppia viene assoldata per collaborare all'interno di una
complessa operazione del FBI guidata da Richie DiMaso (Bradley
Cooper), che ha l'obiettivo di scoprire i malaffari dietro la
liberalizzazione del gioco d'azzardo nella città di Camden nel New
Jersey, governata dal carismatico sindaco Carmine Polito (Jeremy
Renner), e i rapporti opachi tra diversi membri del Congresso e
alcuni imprenditori vicini alla mafia.
Tra i tre con
l'aggiunta della moglie di Rosenfield interpretata da Jennifer
Lawrence si crea un “quartetto” d'amore, un intrigo complesso di
relazioni amorose, ricco di colpi di scena e ironia.
Il film diverte e
intrattiene senza esagerare, c'è un'attenzione particolare per la
ricostruzione storica, specie per i costumi e le acconciature,
decisamente tipiche in quei anni. Il film è ambientato nel 1978. Non
è il di sicuro il miglior film dell'anno troppo prolisso e senza la
caratura anche di trama necessaria. Il cammeo finale di De Niro è
decisamente evitabile, superfluo e davvero fuori luogo per un grande
attore come lui. E' stato candidato a numerosi Golden Globes, tra cui
miglior commedia, miglior regia (David O Russell), e per le
interpretazioni tutti e quattro gli attori principali: Bale, Cooper,
Lawrence e Adams, forse hanno davvero esagerato.
Voto: 6
Giorgio Barison
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