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La casa dove abito. |
E alla fine ho lasciato
Melbourne e la cosiddetta civiltà per scoprire un altro pezzo di
Australia. Prima o poi dovevo farlo, ormai la città la conoscevo
molto bene, fin troppo, dopo quasi tre mesi. Ho scelto di andare a
svolgere un'esperienza di woofing. Il
WOOF, acronimo di willing
workers on organic farms, è un'organizzazione internazionale,
presente anche in Italia, ovvero lavoro volontario in fattorie
organiche. In realtà è molto di più, è una struttura che permette
a giovani e meno provenienti da tutto il mondo di viaggiare nelle
zone più rurali in tutto il mondo senza spendere nulla o quasi,
basta avere il libro, che vale come iscrizione e poi contattare i
woofer host per mettersi d'accordo. Si lavora dalle 4 alle 6 ore al
giorno in cambio di vitto e alloggio, ci sono tantissime possibilità
diverse, ogni luogo ha delle caratteristiche diverse, dove la parole
d'ordine è scambio. Scambio di lavoro per vitto, ma anche di
culture, si conoscono culture del posto e si introduce il proprio
background di usi, costumi e di lingua.
Io mi trovo a
Greendale da una signora anziana di origini scozzesi,
suggerita da un mio caro amico conosciuto qui. Si tratta di una casa
di mattoni nel mezzo del bushland australiano, campi e forestasono i padroni qui, la
proprietà è di circa un ettaro e mezzo, io mi occupo di tagliare l'erba e
altri piccoli lavori di giardinaggio.
Sulla stessa via ci
sono numerose famiglie con figli, che creano una grande
comunità unita pronta ad aiutarsi l'un l'altro. Sto molto bene qui, ma non so per quanto tempo potrò
starci. Vivo alla giornata senza programmi a lungo termine, cerco di cogliere il
meglio ogni giorno.
Giorgio Barison
Giorgio Barison
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